Tivoli con le sue bellezze artistiche e naturali, che già aveva attirato il grande Piranesi, lo affascinò non poco ed egli la ritrasse nei punti e nei luoghi più belli e caratteristici: le valli dell'Aniene e dell'Empiglione, i suoi acquedotti, scorci stupendi di Villa d'Este e di Villa Adriana, Piazza del Colonnato (in cui compare la sua modella preferita, Rosetta, in costume su un asinello), Piazza Domenico Tani tanto per citarne alcuni. In una parola il pittore trasfuse nelle sue opere i sentimenti che il grande poeta latino Orazio aveva a suo tempo provato contemplando simili bellezze tiburtine. Il soggiorno a Tivoli legò il pittore ancor di più a questa città tanto che il 6 febbraio 1903 con voto unanime del Consiglio Comunale, presieduto dal Sindaco Fabio Mastrangeli, gli fu conferita la cittadinanza onoraria tiburtina.


Ingrandisce foto Colonnato - Acquarello E.R.Franz

Bellissima è la pergamena realizzata da Giuseppe Cellini con cui tale onorificenza gli fu accordatata.
L'8 dicembre 1903, per ringraziare la Giunta comunale tiburtina dell'onorificenza concessagli e consegnatagli nell'agosto dello stesso anno, Ettore Franz Roesler regalò al Comune di Tivoli l'acquarello "Ponte Lupo"-Poli 1898 (tuttora è custodito nello studio del Sindaco). Morì il 26 marzo 1907.

Suo allievo preferito fra gli altri fu Adolfo Scalpelli a cui, oltre ad altre disposizioni testamentarie rivolte ai propri eredi per favorirlo (come ad esempio l'acquisto annuale obbligatorio di sue opere) lasciò un lascito per permettergli di sostenersi all'inizio della sua carriera di pittore. Nei suoi acquarelli sono ritratti inoltre paesaggi inglesi, altri ritraggono campagne dell'Umbria, del Lazio, dell'Abruzzo; affascinanti quelli in cui sono riprodotti le paludi Pontine e gli stagni di Maccarese, splendidi quelli sull'Oasi di Ninfa, sui Colli Albani, sui pratoni del Monte Gennaro (parco dei Monti Lucretili), sulle querce ed acquedotti di S.Gregorio da Sassola.


Ingrandisce foto Lapide di E.R.Franz

Padroneggiò al massimo la tecnica dell'acquarello a cui dedicò tutta la sua vita (realizzò solo dieci oli ed altrettante tempere) e ricoprì per diverse volte l'incarico di Presidente della Società degli Acquerellisti di Roma.
La prima serie di "Roma sparita" fu comprata nel maggio del 1908 dal Comune di Roma sotto il sindaco Torlonia; nel 1908 anche gli altri 80 acquarelli furono acquistati dal Comune di Roma che in tutto ne possiede 119 (in realtà tutti erano 120 ma uno è stato smarrito nel 1966 a Colonia in occasione di una mostra itinerante).

Tali acquarelli sono custoditi smembrati in due differenti Musei di Roma. Il Museo Centrale del Risorgimento al Vittoriano di Roma custodisce un acquarello di proprietà pubblica; il Comune di Tivoli è proprietario di quello precedentemente citato; due acquarelli sono della collezione d'arte della Banca di Roma-Capitalia; altri tre di quella del Gruppo Bancario Sanpaolo Imi-Banco di Napoli. Infine un suo acquarello si trova a Sidney nel Museo "Art gallery of New South Walesw" e altri due nel Museo inglese di Southampton.

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