La Chiesa di S.Pietro alla Carità

La chiesa fu edificata, come accaduto per quella di S.Maria Maggiore, sui resti di una villa romana, probabilmente quella di Quinto Cecilio Pio Metello (su cui fu costruita anche la chiesa dell'Annunziata) per ordine del tiburtino Papa Simplicio (468-483). Secondo la leggenda questo era il luogo in cui si riuniva una comunità cristiana fondata dall'Apostolo Pietro (fatto che motiverebbe la scelta di un luogo tanto scomodo per la costruzione di una chiesa così prestigiosa).


Ingrandisce foto La chiesa

L'attuale aspetto della chiesa è il frutto di due radicali ristrutturazioni (XII sec. e 1951) a causa di crolli ed eventi bellici. Essa è detta "della Carità" dal nome della Confraternita che ne curava l'officiatura. Nella facciata a mattoni sono visibili tre porte di cui, le laterali, corrispondenti alle navate interne, sono state murate, mentre quella centrale è presidiata da due colonne marmoree spezzate, ricordo dell'antica struttura.

Nel corso del restauro del 1950, seguito al bombardamento, la chiesa è stata spogliata di tutti gli ornamenti barocchi che nascondevano l'originaria struttura. L'originario aspetto medievale, infatti, era stato trasformato nel 1730 nel corso dei lavori commissionati dal padre carmelitano Cornacchioli che dotò l'edificio di altari e ornamenti di gusto barocco, coprì il tetto con soffitto di legno e inserì tre altari su ciascun lato.


Ingrandisce foto L'interno della chiesa

Il Campanile, a base quadrata, è composto da un basamento e tre ripiani; il basamento ed il primo ripiano sono risalenti al XII sec. mentre i due ripiani sovrastanti, in cui è posizionata la cella campanaria, sono del XIV sec. La chiesa è costituita da tre navate sostenute da due serie di nove colonne con capitello di ordine Ionico, di cui dodici originali in marmo cipollino e sei di ristrutturazione.
Le colonne sono collegate ad archi che sostengono le pareti con monofore sulle quali poggia la copertura a tetto. Nella zona centrale della navata principale è presente un pavimento di marmi policromi in opera cosmatesca.

In fondo alle tre navate è presente l'abside. La chiesa possedeva una decorazione ad affresco sulle pareti, nella zone absidale e nella cripta sottostante (delle quali restano notizie solo dalle fonti documentarie). Si tratta di un'opera estremamente importante in quanto testimonianza dell'evoluzione della pittura laziale nell'arco del XIII sec. e dei rapporti con la capitale.
Alle pareti sono presenti due affreschi sacri, i soli rimasti del XII sec: una scena della Crocifissione e una scena di Madonna con Bambino con ai lati i Santi Pietro e Paolo . In questa chiesa, fino al 1641, venne custodito il gruppo ligneo raffigurante la Deposizione di Cristo (opera di grandissimo pregio della scultura romanica del XII-XIII sec.) prima che fosse portato nella Cattedrale di S.Lorenzo.

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