Via del Tempio d'Ercole

La via del Tempio d'Ercole è situata, per chi scende da Piazza Rivarola, lungo la Via S.Valerio sulla sinistra. In pratica è l'ultima traversa che si incontra prima di raggiungere Piazza Domenico Tani. La strada deve il suo nome ad un errore passato fatto dagli studiosi che avevano ubicato per errore il santuario di Ercole Vincitore nella zona della cattedrale tiburtina di S.Lorenzo sottostante alla via qui trattata. Chi percorre questa strada può osservare sulle facciate di alcuni edifici molti elementi classici e medievali. Nelle fondamenta di uno di questi palazzi è conservato un bellissimo criptoportico sostruttivo formato da otto pilastri di spina (distanti m.1,70 l'uno dall'altro) che delimitano due gallerie con volte a crociera larghe ognuna 3 m. ca. ed alte m. 3,35.

Via del Tempio d'Ercole
Ingrandisce foto Via del Tempio d'Ercole

Il criptoportico, ben conservato, è realizzato in opus reticulatum di calcare. Ogni pilastro è sormontato da un capitello costituito da una modanatura dritta un po' sporgente su cui si scaricano gli archi di raccordo. Ogni pilastro, alto ca. m. 2,10 che rispetto alla base si restringe di poco alla sommità, è formato da tre blocchi di travertino grezzo sovrapposti. Sulla galleria di sinistra è ancora ben visibile un mosaico pavimentale bianco con disegno geometrico. Probabilmente il criptoportico fu realizzato per costruire alcuni edifici, databili approssimativamente al II-I sec.a.C. (ne restano dei ruderi), o per ampliarli. Si ignora tuttavia il perché sia stato costruito un criptoportico ben rifinito se esso doveva solo assolvere ad uno scopo sostruttivo.

Si è ipotizzato quindi, anche tenendo conto dei resti del pavimento in mosaico qui presenti, che esso fu anche sfruttato come magazzino. Continuando a salire per Via del Tempio d'Ercole si osserva un bassorilievo di età medievale situato sulla facciata di una costruzione prospiciente la ex chiesa di S.Alessandro (sulla destra). Il bassorilievo è di forma rettangolare con al centro un magnifico pavone incastonato in bellissime volute geometriche ornamentali. L'animale sembra colto nell'atteggiamento di beccare una stilizzata pianta; sulla sua groppa appare posata una colomba. Il bassorilievo poggia su un viticcio recante grappoli di uva. Forse faceva parte di una transenna della nominata vicina chiesa di S.Alessandro situata di rimpetto.


Ingrandisce foto Casa medioevale

L'edificio sacro, databile al Medioevo, presenta una facciata rifatta intorno al X-XI sec.tempo in cui al posto dell'oratorio del VI sec. (molti erano in questo periodo i monasteri ubicati nei pressi del Duomo) subentrò una chiesa, attiva ancora nel Rinascimento ma ormai in rovina nel secolo dell'Illuminismo. Tale luogo di culto era dedicato appunto a S.Alessandro, un cooprotettore della città di Tivoli insieme a S.Lorenzo ed a molti altri santi. A Lui era consacrato l'unico altare qui presente sormontato dalla Sua immagine.

S.Alessandro veniva solennemente festeggiato il 3 maggio. Continuando a salire lungo Via del Tempio d'Ercole si scorgono le due belle formelle della Confraternita del Ponte poste ad indicare l'allora proprietà. Una si trova sotto l'anagramma del 1733 e l'altra sull'archivolto di travertino.

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