L'olio extravergine d'oliva "Castelli Romani"

Il territorio dei Castelli Romani, oltre ad essere caratterizzato da una tradizionale attività vinicola, da cui scaturiscono diversi vini DOC fra i quali ricordiamo il Frascati DOC, lo Zagarolo DOC ed il Genazzano DOC, è arricchito anche da una eccellente produzione di olio. In queste zone infatti, la coltivazione dell'olivo ha origini molto antiche e ne sono testimonianza le cave di pietra ad Albano, da cui si ricavavano le macine per la frangitura delle olive, la Chiesa e l'Osteria della Molara a Frascati e i resti del Tempio di Ercole Oliario a Lanuvio.
Fin dai tempi più antichi infatti gli abitanti di Roma consumavano l'olio dei colli vicini.
Proprio per proteggere e valorizzare la produzione di questo particolare olio, è stata avviata recentemente la procedura per il riconoscimento del marchio DOP.

Cesto di olive
Cesto di olive

L'olio extra vergine di oliva Castelli Romani deve essere realizzato con olive prodotte nei terreni dei comuni di Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Marino, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo, Velletri, Ardea, Pomezia e Roma. Si tratta infatti di terreni caratterizzata dalla loro origine vulcanica (formato dalle ceneri e dai lapilli dell'eruzione del Vulcano Laziale, avvenuta nel quaternario) da cui le olive mutuano il caratteristico aroma.

Per ottenere il marchio "Castelli Romani" l'olio deve inoltre essere prodotto utilizzando olive della varietà carboncella, corva, frantoio, leccino, moraiolo, olivastra, pendolino, rioncella e rosciola, presenti da sole o insieme per almeno l'80%. A queste varietà se ne possono aggiungere altre in quantità percentuale non superiore al 20%.
Le olive sono raccolte a partire da ottobre e alcune, quelle a maturazione tardiva, anche nei mesi di dicembre e gennaio.
Si ottiene in questo modo un olio dal colore che va dal giallo al verde chiaro, limpido e lucente, con sapore armonico, dolce, fruttato, appena amaro (soprattutto quando è novello) e con un eventuale gusto di mela o mandorla. Il grado di acidità massima è pari allo 0,8%.

 

 

 

 

 

 

 

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