Le invasioni barbariche sconvolsero naturalmente anche il territorio di Marcellina: le ville vennero trasformate in fattorie ed i campi incolti si ricoprirono di boschi. Né le cose migliorarono sotto i Saraceni fino a che nel 916 Tivoli con le sue milizie li cacciò da tutta la Sabina e dalle proprie terre dopo una vittoriosa battaglia combattuta nei pressi di Vicovaro. Il più antico documento nel quale si parla espressamente di Marcellina risale all’anno 1153 e si riferisce ad una bolla di Papa Anastasio IV indirizzata a Pietro Abate del Monastero di S. Maria in Monte Dominici;
grazie a questo documento possiamo desumere che in quell’epoca esisteva un Castrum Marcellini e l’abbazia di S. Maria in Monte Dominici (l’attuale chiesa parrocchiale) nonché veniamo a conoscere il nome e padrone del luogo: tale Gregorio de Marcellinis.
E’ ancora incerto chi in realtà fosse costui anche se è certo che apparteneva ad una antica nobile famiglia romana che ricoprì elevate funzioni civile ed ecclesiastiche. La casa dei Marcellini era vicino alla chiesa di San Saturnino di Monte Cavallo e vi si scorgeva lo stemma di famiglia postovi nel 1472 da Giovanni Marcellini. Questo stemma è quello adottato attualmente dal Comune di Marcellina.
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