A spasso per Anticoli

Anticoli Corrado si presenta come un paese che domina la Valle dell' Aniene, tutto arroccato sui Monti Ruffi. Circondato da bellissimi esemplari di querce e faggi, ha il caratteristico aspetto medievale, con case collocate una accanto all'altra, scalinate esterne, archi, vicoli il cui fascino ha attirato, anche grazie alla vicinanza con Roma, artisti da tutto il mondo che spesso vi hanno soggiornato anche per lunghi periodi. Grazie a questi pittori, scultori, e poeti il paese ha avuto una grande fama internazionale, divenendo per tutti il paese degli artisti e delle modelle.
Anticoli è un paese che regali scorci incantevoli anche nei suoi angoli più nascosti. Di seguito suggeriamo un piccolo itinerario che copre i luoghi più importanti da visitare.

Fontana di Arturo Martini in Piazza delle Ville
Ingrandisce foto Fontana di Arturo Martini, rappresentante
l'arca di Noè,in Piazza delle Ville

Si parte dalla centrale piazza delle Ville, dominata al centro dalla grande fontana opera dello scultore Arturo Martini che qui visse fra il 1924 ed il 1927. In realtà nella piazza già era situata una semplice vasca che fu poi trasformata nel 1926 dallo scultore in una fontana con al centro una rappresentazione dell'Arca di Noè con animali mitologici, simbolo di rinascita del paese. In un angolo della piazza delle Ville, verso la parte nuova del paese, è situata la chiesa di S.Pietro (XI secolo), il monumento più antico di Anticoli Corrado. Si procede quindi in direzione di piazza Vittoria dominata dalla torre Brancaccio e dal palazzo baronale, oggi sede del Civico Museo di Arte Moderna dove, fra le altre opere, è esposto un bassorilievo di Artuto Martini, risalente agli anni 1934-35, dal titolo "La Volante". Sempre sulla piazza è presente la chiesa di Santa Vittoria, protettrice di Anticoli,a tre navate (originariamente era ad una sola navata) a seguito dei lavori di restauro della fine del XVIII secolo. Sull'altare maggiore è posto un quadro raffigurante la Madonna del Giglio. Da questa piazza si possono percorrere i caratteristici vicoli di via Olivella, via Majoli, via Corrado, via Maggiore, fino alla discesa di Priaterra, un viottolo dove vi erano gli studi di Pirandello e Martini e che finisce a ridosso di un ruscello e di una cascatella.

Proprio in via Olivella è situato il Palazzo Carboni (XVII secolo), considerato per lungo tempo l' albergo degli artisti, e ora diventato ostello. Al suo interno vi è l'unico ascensore presente in paese.
Nella piazzetta anitstante Palazzo Carboni era situata l'antica epigrafe "di Palazzo Carboni" che oggi, dopo un attento restauro, è esposta nel Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea.
Si tratta di un'iscrizione su lapis Tiburtinus rinvenuta da Loreto Carboni nel 1880 in località Spinetta, "poche centinaia di passi da fonte Cardinale. Quivi si vedevano pure avanzi di pavimento in musaico ed altri rottami di pietra lavorata", ultime testimonianze dell'esistenza di una villa rustica romana del I sec. d.C. appartenuta ad Aulo Furio Ruffo. Collocata in via Olivella è stata rimossa dal muro durante i lavori per la creazione dell'attuale piazzetta e custodita per molto tempo dentro Palazzo Carboni fino al restauro effettuato dalla Soprintendenza Archeologica. Nell'iscrizione si riporta che Aulo Furio Rufo, proprietario della villa rustica e dei terreni circostanti, riuscì ad estinguere l'ipoteca che gravava su quegli immobili e che il precedente proprietario, Caio Cesio Basso, non era riuscito a pagare. Quest'ultimo era un poeta e retore, intimo amico di Nerone. Molto probabilmente egli aveva da queste parti un casolare di campagna (praedium) da dove poteva facilmente raggiungere Subiaco e far visita all'imperatore nella sua Villa. Dopo la morte di Nerone il poeta lasciò Anticoli e, sfortunatamente, si trasferì a Pompei dove trovò la morte nella famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

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