I geoidi della cava di Corcolle

a cura di Ezio Curti (mineralologo)

La cava di pozzolana di Corcolle è situata nella zona nord-orientale del complesso vulcanico dei Colli Albani. Da Roma, occorre seguire la via Prenestina fino alla località "Capannelle", quindi prendere il bivio per la polense (in direzione di Poli) dove si trova l'ingresso della cava.

Che cos'é una colata piroclastica?

L'attività esplosiva si manifesta quando il magma, invece di traboccare direttamente all'esterno, si ferma nella sua risalita all'interno della crosta, a pochi chilometri di profondità dove costituisce la camera magmatica. Non appena il tetto della camera magmatica diminuisce la sua resistenza, l'enorme pressione dei gas sciolti nel magma fa si che questi si separino in maniera repentina e trascinino con violenza la massa fluida e caldissima verso l'esterno (stesso fenomeno che si verifica quando stappiamo una bottiglia di spumante). Nell'esplosione vulcanica la miscela di gas e fluidi si apre la via verso la superficie fino a proiettare all'esterno enormi quantità di materiali eterogenei sia come composizione che come grandezza ceneri, lapilli, scorie - chiamati piroclastici - e una massa di altri materiali, a volte anche di grandi dimensioni chiamati inclusi, strappati lungo le pareti del camino vulcanico durante la tumultuosa e rapida risalita del magma verso l'esterno e possono essere di rocce sedimentarie, metamorfiche o anche vulcaniche, in quest'ultimo caso sono lembi di prodotti vulcanici più antichi attraversati dall'esplosione.
I materiali piroclastici non vengono, però, lanciati in aria per ricadere intorno al cratere come proiettili; molto spesso gas e ceneri formano una densa nuvola, questa si espande intorno al punto di emissione formando una colata piroclastica, che può coprire rapidamente centinaia di chilometri quadrati a secondo dei pendii su cui si muove e della forza di espansione dei gas che si vanno liberando.

Geoide rinvenuto a Corcolle
Ingrandisce foto Geoide rinvenuto a Corcolle
Foto di E.Curti

Il materiale estratto a Corcolle deriva da un fenomeno simile

L'estremo interesse scientifico di questa cava , ubicata a Nord-Est dell'apparato vulcanico dei Colli Albani, è dovuto alla presenza di geodi incluse nelle pozzolane e ai numerosi minerali in esse contenuti. I lavori di coltivazione della cava portano continuamente alla luce numerose geodi di dimensioni che vanno da 2-3 cm. fino ad oltre 40 cm.. Sui fronti della cava detti geodi sono facilmente riconoscibili per essere circoscritti da un alone bianco, duro e compatto formato da calcite e fluorite che cementa materiale pozzolanico.
L'origine di detti geodi sembra essere riconducibile all'azione di emanazioni gassose fluo- borifere e ferrifere e alle successive reazioni chimiche operate su inclusi calcarei e dolomitici strappati alle formazioni sedimentarie del basamento attraversate dal camino vulcanico durante la risalita dalla camera magmatica verso l'esterno.

Dette reazioni hanno provocato il parziale o totale riassorbimento degli inclusi dando origine ad alcune particolari associazioni mineralogiche; il riassorbimento degli inclusi dolomitici, e la conseguente liberazione del magnesio in essi contenuto, ha dato origine alla formazione della ludwigite e della magnesioferrite. Tale associazione è una delle caratteristiche dei geodi di Corcolle che ne fanno un unicum a livello mondiale e che li fa essere presenti in tutte le più prestigiose collezioni mineralogiche del mondo.
Nei blocchi calcarei, invece, privi o con scarse quantità di magnesio dette reazioni hanno portato alla formazione di fluorite che, sotto forma di croste e più raramente di cristallini cubici, tappezza l'interno delle geodi insieme a hercinite, calcite, idromagnesite, magnetite, forsterite e alcuni altri minerali scoperti nell'ultimo periodo in cui è stato possibile frequentare la cava e, attualmente, in fase di studio.
Talvolta la ludwigite ha subito processi di alterazione generando maghemite e goethite, fenomeno questo che si riscontrava maggiormente nella vicina cava di Porta Neola, attiva negli anni '70 e '80 del secolo scorso.

Tra i numerosi inclusi presenti nella pozzolana, dati spesso da blocchi di tufo e di basalto, si rinvengono anche diversi inclusi mineralizzati che si possono così suddividere: inclusi leucitici; inclusi metamorfici- pirossenici; inclusi metamorfici-melilitici; inclusi micacei.


Ingrandisce foto Geoide rinvenuto a Corcolle
Foto di E.Curti

Inclusi leucitici

Formati da predominanti cristalli di leucite arrotondati, di dimensioni che vanno da qualche millimetro sino a 10-12 millimetri cementati , nella maggior parte dei casi, da mica e molto più raramente da pirosseni. Questi inclusi costituiscono una caratteristica esclusiva del Vulcano Laziale non essendo stati rinvenuti in nessun altro apparato vulcanico del Lazio.

Inclusi metamorfici-pirossenici

Sono presenti proietti costituiti da prevalenti cristalli di augite che negli interstizi presentano cristalli di spinello pleonasto, apatite, kaliofilite, melilite. Un altro tipo di incluso caratteristico di questa cava è formato da cristalli di diopsite augitico di solito vrde grigiastro ma in qualche caso verde scuro o giallognolo, associato a cristalli di splinello pleonasto e a cristalli pseudoesagonali di flogopite.

Inclusi metamorfici-melilitici

Questo tipo di incluso costituisce un'altra particolarità di questa cava in quanto si rinviene con una certa frequenza, essendo invece particolarmente raro in altri apparati vulcanici sia regionale che a livello mondiale. In questa cava si rinvengono diversi proietti massivi costituiti esclusivamente da un minerale della famiglia della melilite che negli interstizi presentano cristalli del medesimo minerale in associazione con spinello pleonasto, flogopite e più raramente cristalli pseudo - ottaedrici o cubici di perowskite.

Inclusi micacei

Anche questo tipo di inclusi sono da considerarsi caratteristici del Vulcano Laziale, tenuto conto che negli altri apparati vulcanici della nostra Regione il loro rinvenimento è da ritenersi del tutto casuale.Nella cava di Corcolle questi proietti si presentano con una certa frequenza e sono di solito molto compatti, negli interstizi presenti si rinvengon cristalli di pirosseni, spinello pleonasto sia di colore nero che rosso, cristalli di apatite, cristalli di kaliofilite.

Elenco dei minerali trovati nella zona di Corcolle

Andradite, andradite var. Melanite, apatite, augite, biotite, cabasite, calcite, diopside, ettringite, flogopite, fluorite, fluoroapatite, forsterite, gehlenite, gesso, gismondina, goethite, grossularia, hauyna, hercinite, idromagnesite, kaliofilite, lazurite, leucite, ludwigite, magnetite, magnesioferrite, maghemite, melilite, nefelina, opale, perowskite, phillipsite, sanidino, sodalite, spinello, thomsonite, vesuvianite, wollastonite.

(gennaio 2012)

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