La Chiesa inferiore

Si scende quindi nella Chiesa inferiore. Una pittura bizantineggiante del principio del sec. XIII raffigurante Innocenzo III (1216) col nimbo quadrato e la tiara bianca è raffigurata sulla destra. Qui nella scena compare anche la bolla, con cui nel 1203, il pontefice assegnò delle rendite al Monastero del Sacro Speco. Dall'altra parte compare San Benedetto seduto, con ai piedi, in ginocchio, l'abate Romano (1216), anch'egli col nimbo quadrato. Nell'absidina a sinistra, vicino al bellissimo affresco raffigurante la Madonna col Bambino tra due Angeli, troviamo questa scritta "Magister Conxolus pinxit hoc opus". Il Conxolus, a cui si devono quasi tutte le pitture della Chiesa inferiore, aveva il suo massimo rappresentante in Pietro Cavallini.


Ingrandisce foto Affresco nella chiesa inferiore

Sulla parete sinistra, vicino all'immagine della Madonna, il Conxolus ha dipinto i primi episodi della vita di San Benedetto: il miracolo di Affile (il vaglio rotto dalla nutrice e risanato con un segno di croce), l'incontro con San Romano ed il suo eremitaggio nella grotta. A sinistra della scala, conducente al secondo ripiano, è raffigurata la morte di S.Benedetto. Più in basso, il miracolo del Goto; a sinistra è il Goto, che tende a San Benedetto il bastone privo del falcetto caduto nel lago;

a destra é S.Benedetto che immerge nell'acqua il bastone a cui si è ricongiunto miracolosamente il falcetto. Sulla porta del Coro in alto è dipinto il Miracolo di S.Placido che, caduto nelle acque del lago neroniano, viene salvato da S.Mauro raffiguranto mentre corre sulle acque del lago in suo soccorso dietro ordine di S.Benedetto. Ai lati della finestra è dipinto in due affreschi il tentativo del prete Fiorenzo di avvelenare il Santo. Nel quadro a sinistra compare una donna nell'atto di porgere a San Benedetto, seduto nella grotta, un pane avvelenato tra lo stupore dei due discepoli Mauro e Placido. Nel quadro a destra invece è affrescato San Benedetto colto nel momento in cui comanda ad un corvo di portar via il dono avvelenato. Sono attribuibili al Conxolus anche le Sante e gli Angeli, che si trovano nella Cappella di San Romano e nella Santa Grotta, la S.Chelidonia, che è sopra la scala conducente alla Cappella di San Gregorio, e l'affresco della Santa Grotta raffigurante S.Romano, che cala a San Benedetto il cibo per mezzo di una lunga corda.

 

 

 

 

 

 

 

 

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