Santuario di Ercole Vincitore - Mostra "E dimmi che non vuoi morire: il mito di Niobe"

Tivoli, Santuario di Ercole Vincitore, dal 7 luglio al 23 settembre 2018

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este è lieto di presentare la mostra E dimmi che non vuoi morire: il mito di Niobe, con cui il 6 luglio 2018 inaugura la prima stagione espositiva nelle vesti di nuovo organismo autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Ideato in occasione dell’anniversario della morte del poeta Ovidio, il progetto espositivo si sviluppa nell’Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore, dove sarà allestito un gruppo scultoreo di Niobì di rinvenuto nei pressi di Ciampino nel 2012. La mostra sarà aperta fino al 23 settembre.

In questa occasione le statue vengono presentate per la prima volta al pubblico dopo complesse operazioni di restauro. Partendo proprio dal gruppo di Ciampino, l’esposizione esplora il mito di Niobe all’interno della tradizione attraverso un’attenta analisi dell’evoluzione e della fortuna di esso nei secoli: dall’iconografia della violenza nel Rinascimento si passa al XX secolo e si arriva fino al nuovo millennio, quando il tema è declinato in stilemi e rappresentazioni figurative che interessano l’attualità, come il genocidio e la guerra. Se uno degli obiettivi del progetto scientifico è quello di celebrare Ovidio, si vuole però qui vivificare, attraverso l’analisi di un episodio delle Metamorfosi, un racconto lungo oltre duemila anni, dove l’interpretazione e l’eredità del mito vengono intesi quasi come storytelling mutante e impressivo.

Risultati immagini per mostra niobe santuario ercoleInserita in spazi generalmente adibiti all’arte antica, la mostra infrange la divisione tra passato e contemporaneo così come quello tra esposizione temporanea e collezione permanente, ipotizzando una commistione trasversale di questi logoi che metta in luce le caratteristiche intrinseche ai siti che compongono il nuovo Istituto. Interamente modellato attraverso piattaforme diacroniche di pensiero, il progetto propone infatti un percorso non soltanto visivo, ma anche letterario, immaginario e musicale, ispirandosi alla poesia stessa del grande poeta romano. Oltre al gruppo scultoreo centrale, l’esposizione presenta un ampio panorama di capolavori che nei secoli hanno riguardato la vicenda di Niobe. Il progetto espositivo si compone infatti di pregiate ceramiche antiche a figure rosse, come quella del Pittore di Arpi rappresentante Andromeda e Niobe, insieme ai marmi bianchi proveniente dai secoli successivi e ai fregi rinascimentali realizzati da Polidoro da Caravaggio, fino al celebre Nudo e Albero firmato da Mario Sironi degli anni ’30 del ‘900 e alRed Carpet di Giulio Paolini che esprime l’atrocità della strage in chiave contemporanea.

All’iniziativa espositiva si integra una pubblicazione capace di offrire una panoramica esaustiva a livello iconografico in cui il mito viene approfondito attraverso le indagini più recenti che riguardano tutto il settore dei beni culturali, legate all’affascinante storia di Niobe.
Il progetto intende affrontare un tema iconografico poco indagato dalla storia dell’arte occidentale, riflettendo in parallelo alla riattualizzazione di concetti come quelli di «mito» e di «classico» alla luce di una sensibilità tutta contemporanea. Il racconto di Niobe, nella sua articolata declinazione, ben si collega infatti ad una realtà anche oggi di difficile decifrazione e dove il rimando alle fonti può costituire un canale esegetico privilegiato.

Analizzare le elaborazioni figurali e narrative in un ampio arco diacronico, indagandone i confini culturali, psicologici ed antropologici, oltre ad approfondire una ricerca di ordine scientifico, alimenta una sorta di inedita tensione intellettuale per il visitatore che si relaziona a vicende misconosciute ai più.

Seguendo modalità museografiche eterodosse, essendo inserita in spazi generalmente adibiti a deposito di reperti archeologici, la mostra infrange pertanto la divisione fra passato e presente così come quello fra esposizione temporanea e collezione permanente, ipotizzando una commistione trasversale di questi logoi e mettendo in luce le caratteristiche intrinseche ai siti che compongono il dna del nuovo Istituto. Interamente modellata attraverso piattaforme di pensiero trasversali, il progetto propone infatti un percorso non limitato all’esperienza visiva ma che si arricchisce di addentellati letterari, musicali, simbolici ispirandosi alla poesia stessa di Ovidio secondo modalità osmotiche totalizzanti che ne fanno una sorta di opera d’arte totale contemporanea, dalle radici antiche.
 

In occasione della mostra sarà possibile acquistare il biglietto direttamente al Santuario, di seguito le informazioni utili:

- Apertura: dal lunedì al sabato (ore 10-19); domenica (ore 10-22)

- Biglietto Santuario + mostra: intero 8 euro; ridotto 5,50 euro

- Biglietto integrato: Villa Adriana + Santuario + mostra: intero 15 euro; ridotto 7,50

- Visita didattica alla mostra: 5 euro

- Bus navetta andata e ritorno Villa Adriana - Santuario: 6 euro

- Acquistando il biglietto della navetta, si può avere il biglietto integrato al costo di 13,50 euro

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