Villa d'Este - FABVLAE, mostra personale di Petra Feriancová

Tivoli, 18 luglio – 13 settembre 2020

 Le Villae ospitano, nella duplice sede di Villa d’Este e del Santuario di Ercole Vincitore, FABVLAE, la mostra personale di Petra Feriancová (1977 Bratislava, Slovacchia), realizzata grazie al supporto dello Slovak Arts Council. Nell’ambito di Level 0 – Art Verona, importante occasione di collaborazione tra artisti contemporanei e musei, Andrea Bruciati, direttore delle Villae, ha scelto l’artista Petra Feriancová, rappresentata dalla Galleria Gilda Lavia di Roma, per sviluppare un racconto dei siti tiburtini coerente con lo spirito dei luoghi.

In qualche modo le immagini social della personale di Petra Feriancová, in particolare l’esposizione di un bovino adulto, hanno suscitato l’indignazione di una parte del pubblico. Come l’Istituto ha rappresentato attraverso i propri canali social, la Asl Roma 5 ha autorizzato l'intervento.

Tombolino è un bue domestico abituato al contatto con altri animali e con persone, proposto all'artista Petra Feriancová dalla ditta Zoo Grunwald, attiva dal 1971 per la fornitura di animali in contesti culturali e operante nel rispetto della Convenzione di Washington e delle norme a tutela degli animali. Tombolino è stato custodito, insieme a una famiglia di capre girgentane, per l'intera giornata di sabato 18 e domenica 19 luglio scorsi sul prato dell'area sacra del Santuario di Ercole Vincitore dai proprietari, munito di mangime e di acqua per l'abbeveraggio e con alcune ore di pausa da trascorrere all'ombra, come da indicazioni della Asl Roma 5.

Petra Feriancová, FABVLAE. La mostra personale a Villa d'Este e ...Ciascuno degli animali coinvolti nella manifestazione proveniva da apposito allevamento registrato ed era identificato individualmente come previsto dalla norma, scortato e accompagnato dal documento di trasporto cartaceo, riportante le attestazioni sanitarie, vidimato dalla Asl di partenza. I quattro animali sono stati trasportati giornalmente con mezzo autorizzato al trasporto di animali vivi e sono stati visitati al loro arrivo sul posto. Le corna di Tombolino e dei tre ovini sono state dipinte con apposita tintura vegetale naturale e assolutamente atossica, utilizzata per il bodypainting e per la cute dei bambini.

L’artista, che non si è sottratta al confronto suscitato dal contenuto sensibile e potente del suo lavoro, ha contestualizzato l’opera nell’ambito della sua rilettura della storia del Santuario di Ercole Vincitore attraverso Giovan Battista Piranesi (1720-1778). Del resto il luogo di culto sorge lungo un’antica percorrenza di transumanza, formalizzata in seguito come via Tiburtina. La strada è stata poi inglobata nel complesso architettonico con un percorso coperto (Via Tecta).


Ingresso secondo tariffazione ordinaria (eccetto gratuità e agevolazioni previste per legge)

 

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