"Raguaglio minutissimo..." di Rocco Benedetti e Mutio Lumina
In questa scheda abbandoniamo per un momento dipinti, disegni e foto attinenti Tivoli, facenti parte di quel "Museo virtuale della città di Tivoli", che si arricchisce sempre di più, per parlare anche di libri, che entrano doverosamente a far parte del nostro Museo. Questo libro presentato, non poteva essere altrimenti, è una eccezionale rarità in quanto è il primo libro conosciuto, allo stato attuale degli studi, stampato a Tivoli, esattamente nel 1577. Infatti oggi siamo in grado di affermare che il primo libro stampato a Tivoli non è né il "Lucta Tyburtina" di Estienne Thevenet (che è stato ripubblicato nel 2008 dal Liceo Classico "Amedeo di Savoia" con la traduzione di Laura Di Lorenzo) né il cosiddetto "Cortegiano" e cioé la "Breuissima et vtilissima istruttione del modo che ha da tener il cortegiano, o cittadino, per sapersi rettamente, & conuenientemente gouernare nelle corti, o nella sua citta. Ritratta dai precetti ciuili di Plutarco per Renato Gentili" stampati appunto a Tivoli, da Domenico Piolato, nel 1578 e già conosciuti e citati da Renzo Mostinel 1971, ma un testo di Rocco Benedetti e di Mutio Lumina dal titolo "Raguaglio minutissimo del successo della peste di Venetia. Con gli casi occorsi, prouisioni fatte, & altri particolari insino alla liberatione di essa. Et la relatione particolare della publicata liberatione, con le solenni et devote pompe.", stampato sempre a Tivoli da Domenico Piolato, ma nell'anno precedente, il 1577.
Copertina del libro
Si aggiunga inoltre che il tipografo piemontese, che lavorò a Roma a partire dal 1574 e che proprio nel 1577 aveva ottenuto dal Comune di Tivoli il permesso di aprire bottega e di usare lo stemma della città come marca, stampò a Tivoli, nel fortunato anno 1578, un ulteriore libricino dal titolo "Avisi particolari della battaglia del re di Portugallo, co'l re Malucco. Nella quale sono morti quattro re" e che presentiamo in un'altra scheda essendo anche questo "Avisi" un'anteprima per gli studi della nostra città. Una copia del "Raguaglio" è collocata nella Biblioteca Marciana di Venezia in Misc. 2421.2 (ne riproduciamo la copertina, ringraziando il responsabile dell'Ufficio informazioni Bibliografiche della Biblioteca Marciana dott. Marcello Brusegan e la collaboratrice dott.ssa Paola Margarito oltre naturalmente la ditta Foto Toso di Venezia che esegue le riproduzioni) mentre la Biblioteca Apostolica Vaticana è in possesso sia del "Raguaglio" con l'appendice della "liberatione di Venetia" attribuendo già entrambi gli opuscoli erroneamente a Mutio Lumina (l'esemplare della Vaticana si trova nella Sez. MAG., Fondo Stampati, Collocazione R.I.V. 1551, int.102).
Abbiamo informato la Biblioteca Apostolica Vaticana di questa errata attribuzione ed ora il testo è citato correttamente con il nome del primo autore Rocco Benedetto. Mutio Lumina è infatti l'autore della sola "liberatione di Venetia", mentre Rocco Benedetti è l'autore del "Raguaglio". La Biblioteca Apostolica Vaticana è in possesso anche del singolo opuscolo di Mutio Lumina sulla "liberatione di Venetia" (Sez. MAG., Fondo Stampati, Collocazione R.I.V. 1551, int.101). Poche parole, considerando lo spazio a disposizione, sui due autori: Rocco Benedetti fu notaio e anche un buon letterato del XVI secolo, firmando come autore una ventina di testi, molti dei quali sulla peste a Venezia, alcuni elogiativi e di circostanza per determinate occasioni e alcuni di argomento religioso. Mutio (o Muzio) Lumina fu un autore attivo nel 1577, anno in cui sottoscrive un paio di opuscoli che egualmente descrivono la peste di Venezia fra il 1575 e il 1577.
Per lo stampatore Domenico Piolato, si rimanda invece al famoso saggio "Un opuscolo sconosciuto di Domenico Piolato primo stampatore a Tivoli" di Renzo Mosti pubblicato nel volume XLIV del 1971 della rivista "Atti e Memorie della Società Tiburtina di Storia e d'Arte", che introduce ed illustra in maniera mirabile l'opuscolo "Lucta Tyburtina", che, come dicevamo ad inizio articolo, è stato ristampato nel 2008 con anche la riproduzione del saggio dell'amico e maestro Renzo (1924-1997).
