“Vicolo Zappi a Tivoli” di Adalberto Mosti

a cura di Roberto Borgia

«Zappi! Chi era costui?», avrà forse pensato manzonianamente qualche concittadino leggendo la targa del vicolo che si affaccia su via del Trevio a Tivoli, meglio conosciuta come il Corso della città.


Ingrandisce foto Adalberto Mosti, Vicolo Zappi
olio su tela, 1969

Giovanni Maria Zappi (Tivoli, 1519 – Tivoli, 2 settembre 1596) è stato uno storico e biografo. Su questo concittadino mi permetto di riportare quanto appare su Wikipedia, grazie al mio modesto, ma doveroso, contributo: «Ha scritto notizie storiche, aneddoti e varie curiosità intorno alla città di Tivoli. Il suo manoscritto, contenente anche alcuni disegni, tra i quali un ritratto di Ippolito II d'Este, venne trascritto nel 1920 dal padre della storiografia tiburtina Vincenzo Pacifici che intitolò il testo Annali e Memorie di Tivoli, nella Collana Studi e Fonti per la storia della regione tiburtina.

Particolare importanza assume la descrizione dell'arrivo a Tivoli il giorno 8 dicembre 1572 della salma del cardinale di Ferrara Ippolito II d'Este, che era deceduto a Roma il 2 dicembre 1572 e della successiva Messa di Requiem, che fu celebrata il giorno 9 dicembre 1572 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Tivoli, meglio conosciuta come Chiesa di San Francesco. Si pensava che questa descrizione fosse stata pubblicata in stampa solo nel 1920 dal Pacifici, ma il ritrovamento di un testo pubblicato probabilmente nello stesso anno della morte del cardinale ci rivela una pubblicazione già contemporanea agli avvenimenti».


Ingrandisce foto Vicolo Zappi a Tivoli,
marzo 2025

Come vediamo in quest’olio su tela, prediligeva l'uso di colori stesi con pennellate rapide, riuscendo a trasmettere non solo il paesaggio raffigurato, ma la freschezza e vitalità del paesaggio stesso.
In “Vicolo Zappi” l’artista ha utilizzato le tonalità di grigio per riprodurre le pareti del vicolo in ombra, mentre ha utilizzato colori più chiari per lo sfondo, in piena luce.

Ancora un ricordo: il carattere di Adalberto era giovale e amava godere dell’atmosfera mattutina di Tivoli fumando con evidente piacere una sigaretta seduto sotto i portici dell’Ariston di prima mattina. Per la pittura en plein air vestiva rigorosamente con camice bianco. Fu insegnante di disegno nelle Scuole medie “Baccelli” e “Coccanari” ed ebbe come fratello Renzo (1924-1997), insegnante anch’egli e valentissimo storico tiburtino.
Speriamo di poter reperire, più in là, qualche alta opera di questo artista tiburtino!


Ingrandisce foto Ritratto di Adalberto Mosti
(1930-1985)

Tutto questo è utile per parlare dell’artista tiburtino Adalberto Mosti (1930-1985), del quale cercavo da anni la foto di qualche opera per mostrarla in questa rubrica. Finalmente ci sono riuscito e grazie alla cortesia del sig. Marco Cinti presento proprio l’olio su tela intitolato “Vicolo Zappi”, firmato e datato 1969, 68 x 38 cm., collezione privata.
Adalberto Mosti era un pittore essenzialmente “en plein air”, o “all’aperto”, e spesso raccoglieva la sfida di dipingere direttamente nelle piazze e nelle vie di Tivoli, immergendosi nell'atmosfera e nelle condizioni ambientali

(maggio 2025)

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