Ippolito II d'Este: l'ascesa trionfale (1509-1539)

Ippolito II d'Este, Cardinale di Ferrara, era il figlio secondogenito di Lucrezia Borgia e di Alfonso d'Este, per cui era nipote del pontefice Alessandro VI Borgia. Nato a Ferrara il 25 agosto 1509, fu da subito destinato a servire la Chiesa al fine di rafforzare il potere estense giacchè suo padre, il duca Alfonso, si servì sempre dei suoi tre figli per allearsi (o opporsi) ora col papa ora con l'imperatore, ora col re di Francia o con altri signorotti.. Nel 1519, a soli dieci anni, avendo ricevuto la cresima, gli ordini minori e l'investitura epoiscopale, gli fu dato dallo zio cardinale, da cui aveva ripreso il nome, l'arcivescovato di Milano. Per divenire non solo un principe della Chiesa ma anche un ottimo diplomatico, fu educato insieme a Ercole, il primogenito erede del titolo ducale, secondo l'educazione umanistica del tempo (studio dei classici, musica, danza, equitazione, armi).


Ippolito II d'Este

Suo padre, il duca Alfonso, tentò di fargli ottenere il cappello cardinalizio (promesso dal papa in un periodo delicato per la Chiesa e poi non concesso). Riuscì invece, per imparentarsi con la Francia, a far sposare il suo erede Ercole con Renata di Valois; si avvicinò anche all'imperatore, Carlo V. In uno scenario politico europeo in continuo mutamento grazie a alleanze matrimoniali e patrimoniali (un'unione paricolarmente importante fu quella di Caterina dei Medici col duca d'Orleans), Ippolito visse la sua prima giovinezza.

La sua partenza presso la corte francese fu di continuo rimandata finchè, subentrato il fratello Ercole al duca Alfonso I (morto il 31 ottobre 1534) potè il 13 marso 1536 finalmente raggiungere la corte francese di Francesco I dove visse tra feste, cacce, mascherate e ogni sorta di mondanità. La potenza estense doveva essere aumentata e per questa ragione anche il fratello Francesco fu inviato presso la corte imperiale. In Francia Ippolito fu ben presto messo in difficoltà dalla cognata Renata, diventata calvinista; era un'impresa ardua tutelare la pace tra Francesco I (molto cattolico) ed Ercole (marito di Renata e duca di Ferrara), mantenere buoni rapporti con l'imperatore e con il pontefice.


Cappella interna a Villa d'Este

Quando scoppiò la guerra per la successione del ducato di Milano e aumentò la tensione tra Carlo V e Francesco I, Ippolito scelse con chi schierarsi. Preferì al fratello il re di FranciaI che lo riempiva di onori, lo faceva vivere tra feste e ricchezze e gli prometteva di farlo diventare papa. I rapporti tra Renata, esiliata e difesa da Francesco I, ed Ercole peggiorarono ed Ippolito dovette faticare non poco per cercare di non inimicarsi il re di Francia che gli dava vescovati e abbazie in quantità con annessi benefici.

Finalmente il 5 marzo 1539 Ippolito seppe del conferimento del cappello cardinalizio. Lo ottenne su richiesta di Francesco I, dietro le pressioni fatte dal fratello don Francesco al seguito dell'imperatore, e grazie ai 20.000 scudi dati dall'altro suo fratello, il duca Ercole, al papa Paolo III per la sua nomina a cardinale. Ippolito partì quindi per l'Italia nell'estate per giungere a Roma , ove sarebbe avvenuta la cerimonia di investitura cardinalizia.

Chi è interessato a conoscere dettagliatamente la biografia (qui riassunta) può leggere "Ippolito II d'Este cardinale di Ferrara" di Vincenzo Pacifici, Società Tiburtina di Storia e d'Arte - Tivoli ristampa 1984

Nei dintorni

Approfondimenti

    Le guide di Tibursuperbum

    Con il patrocinio del Comune di Tivoli, Assessorato al Turismo

    Patrocinio Comune di Tivoli

    Assessorato al Turismo