La Fontana di Nettuno

La Fontana di Nettuno è senza dubbio una delle fontane più scenografiche e più ammirate; colpisce la quantità d'acqua che per le leggi naturali viene proiettata in altissime colonne che a volte prendono i colori dell'arcobaleno quando il sole le illumina.

Villa d'Este - Fontana di Nettuno
Ingrandisce foto La fontana di Nettuno

Al centro, tra gli altissimi zampilli, scende una magnifica cascata in fondo alla quale, attraverso il velo dell'acqua, si intravede il busto del dio Nettuno, che dà il nome alla fontana. La statua, realizzata nel XVI secolo, doveva essere collocata nella fontana del Mare, un'esedra vicina alla terrazza, mai realizzata dal Cardinale Ippolito II a causa delle difficoltà economiche. Il dorso della statua fu quindi utilizzato e collocato nella nicchia sotto la cascata.

Questa fontana è l'unica realizzata nel XX secolo trasformando la Cascata di Gian Lorenzo Bernini che, discendendo dalla fontana dell'Organo, scavalcava con un ponte la balconata antistante le grotte delle Sibille per poi continuare la sua discesa lungo le balze rocciose del pendio e quindi raccogliersi definitivamente in un laghetto scoglioso dove confluivano altre due cascatelle laterali.


Ingrandisce foto La fontana di Nettuno

La fontana del Bernini, tramandata dalle incisioni di Venturini e dai disegni di Fragonard, costituì un vero e proprio modello da imitare in tutti i più famisi giardini del Settecento, dalla Reggia di Caserta fino ai giardini paesistici inglesi. Nei primi decenni del XX secolo, dopo qusi due secoli di abbandono, le strutture della cascata berniniana erano ormai state compromesse irreparabilmente.

L'incarico per un sostanziale restauro della cascata fu affidato ad Attilio Rossi che, intorno al 1930, con la collaborazione dell'ing. Emo Salvi, risistemò il dislivello tra la fontana dell'Organo e le Peschiere creando la fontana scenografica che ancora oggi è possibile ammirare.

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