I Sepolcri in località Serena

Il turista che giunge a Villa Adriana per ammirare la splendida dimora dell'imperatore Adriano non può non fare un'escursione al vicino e storico Ponte Lucano ed alla famosa tomba dei Plauzi, monumentale edificio che spicca in una zona un tempo ricca di sepolcri romani. Oltre alla citata tomba dei Plauzi, infatti, in località Serena (in realtà Sireni), tra la Strada statale Tiburtina e le Vie Emilia, Rosolina, Serena e Ponte Lucano si possono ammirare (occorre un'autorizzazione da parte del proprietario del terreno) due monumenti abbastanza ben mantenuti. In realtà tali sepolcri in un passato non molto lontano erano quattro; dei due ora scomparsi ci sono pervenuti solo dei disegni eseguiti dal celeberrimo Pirro Ligorio, artefice tra l'altro insieme ad altri di quello splendido capolavoro che è Villa d'Este.


Ingrandisce foto Sepolcro minore

Molto interessanti sono chiaramente anche gli altri disegni del Ligorio illustranti come apparivano nel XVI secolo i due sepolcri che fortunatamente sono ancora visibili. I quattro sepolcri erano molto simili essendo tutti a pianta quadrata e formati da blocchi di lapis tiburtinus (il travertino appunto che si estrae nelle vicine cave) formanti parallelepipedi. Ben evidenti sono le fossette di presa resesi necessarie sia per sollevarli sia per unirli gli uni agli altri utilizzando delle staffe.

I due monumenti pervenuti sono piuttosto vicini ma hanno dimensioni diverse: uno presenta una cella funeraria di m. 2,78 x 2,65 mentre l'altro, situato più ad occidente, vanta una cella di m. 3,30 x 3,10. Lo spessore dei muri perimetrali è quasi di un metro, per l'esattezza cm. 0,90. Il sepolcro maggiore è dei due quello che è più in cattivo stato essendo stato fagocitato da un edificio moderno fino agli inizi del XX sec.


Ingrandisce foto Sepolcro maggiore

Né mancano ulteriori manomissioni compiute dall'uomo: in primis il sepolcro risulta essere più basso di quanto era in origine essendo stati asportati varie file di blocchi di travertino i quali avevano il compito di coprire nella parte finale il sepolcro (oggi il monumento funerario raggiunge a malapena i m.4,30) senza contare inoltre l'inserimento abbastanza attuale di alcuni altri blocchi, per la precisione sei, collocati per tentare di "rattopparne"la parete settentrionale.

Di grande aiuto per sapere come si presentava il sepolcro nella sua interezza è il disegno fatto dal Ligorio; grazie ad esso apprendiamo che nella parte superiore oggi andata perduta era scolpito un bassorilievo databile al periodo dell'imperatore Adriano attualmente custodito a Villa Albani. In tale rilievo appaiono due uomini: uno è colto nell'atto di portare in mano una maschera di Sileno mentre l'altro, ricoperto da una toga, ha ai suoi piedi un coniglio (per alcuni una lepre) e a fianco un cerchio, una piccola capra, un uccello, un tirso. Si suppone che quest'ultima figura sia un giocoliere o secondo altri un attore.

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