Il Castello Brancaccio

Entrando a San Gregorio spicca alla vista del visitatore il castello baronale ricostruito sopra l'antico maniero dei Colonna (per ora chiuso); è stato costruito in epoca medievale nel X sec. ed ha subito rimaneggiamenti nei secoli successivi. La costruzione con le sue mura possenti si innalza su uno sperone tufaceo, che si distende in mezzo ad un vallone, sfruttato come muro perimetrale. L'antico maniero risulta composto da diverse fabbriche.

San Gregorio - il castello
Ingrandisce foto Castello Brancaccio di San Gregorio

Molto bella è la facciata che dà sulla piazza sottostante; splendide infatti sono le finestre crociate situate al primo piano così come maestosi sono i merli posti a coronamento dei muri perimetrali e la svettante torre quadrangolare.
Ancora ben conservato il ponte levatoio sotto cui passa la strada che porta dentro l'abitato di S.Gregorio da Sassola. Guardando il prospetto si scorge sulla destra un cavalcavia che unisce un edificio secondario al principale sulla cui sinistra invece si innalza una torre a pianta cilindrica.

Sul retro del castello fa bella figura di sé un cortile abbastanza spazioso avente un corpo di fabbrica che forma un angolo retto con la facciata posteriore. Una scalinata imponente conduce al primo piano del maniero.
Il rimaneggiamento più consistente del castello avvenne in pieno Rinascimento per volontà del cardinale Santacroce: fu infatti ampliato il maniero grazie alla costruzione di un'ala a nord. Molte stanze furono affrescate dal grande pittore Federico Zuccari. Si deve aspettare il secolo successivo (XVII) per vedere riprese ancora una volta le opere di riammodernamento del castello voluto dal Card. Carlo Pio di Savoia che lo aveva acquistato nel 1655.


Ingrandisce foto Castello Brancaccio di San Gregorio

Successivamente alla scomparsa del cardinale il maniero di San Gregorio a poco a poco entrò in una fase di degrado in quanto per circa due secoli i loro proprietari non vi misero piede, vivendo lontano dall'Italia all'estero. Soltanto nella prima metà del XIX sec., per la precisione nel 1840, il castello tornò ad essere abitato;

il duca di Ulceda e sua moglie Bernardina Fernandez de Velasco vi si istallarono ed apportarono delle migliorie estetiche e funzionali al vecchio maniero i cui muri perimetrali furono abbelliti con i merli. Furono fatti anche altri lavori interni e, tramite una scala ricavata nel tufo, si riuscì a collegare il piano superiore con un piccolo portone aperto su piazza Montanara.

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