Il borgo-castello di Castiglione

Dopo il bivio per Stazzano ci si imbatte percorrendo la Via Palombarese in una stradicciola di campagna situata sulla destra. Il luogo non è molto distante dal paese infatti si trova a poco più di 1 km. in direzione nord-est. Il turista che vuole approfondire la conoscenza del territorio palombarese non può tralasciare di visitare quest’area ricca di fascino e di mistero. Qui infatti si erge un meraviglioso castello, uno dei migliori esempi di castrum altomedievale del Parco dei Monti Lucretili.
L'edificio, risalente alla seconda metà del XIII secolo, domina tutto il territorio della Sabina grazie alla sua posizione posta a 750 s.l.m.

Castiglione o Palombara vecchia
Castiglione - cinta di mura esterna

La prima notizia del castrum si ha nel 1276, quando viene citato come proprietà del probabile fondatore Rinaldo di Palombara. Sul finire del Duecento passò nelle mani di Papa Onorio IV, al secolo Giacomo Savelli. Tale nobile famiglia ne conservò il possesso fino alla prima metà Quattrocento. In un documento del 1427 si parla già del castello ormai abbandonato ed in rovina come molti altri situati in prossimità dei Monti Lucretili e ciò in seguito all’epidemie, che causarono un calo demografico, ed alle lotte intestine tra nobili famiglie per il potere. Secondo altri invece il motivo di tale abbandono fu legato al grave dissesto dell'edifico lesionato da eventi sismici.
Il complesso ha una chiara impronta medievale. Nelle sue vicinanze era situato un romitorio, databile al Mille, dedicato a San Martino ed in funzione fino a tutto il XVII secolo.

Castiglione o Palombara vecchia
Castiglione - cinta di mura interna

Il castello, la cui costruzione è avvenuta probabilmente in un unico momento, si estendeva su un'area di circa 1200 mq. Al suo interno, protetta da una duplice cinta muraria merlata ancora ben conservata, sono visibili, seppure in parte interrati, il borgo, la chiesa e una cisterna romana edificata utilizzando i resti di una villa romana situata nel luogo. Proprio la cisterna romana induce a pensare che il primo insediamento risale al tempo della civiltà romana. Gli spazi verdi circostanti l'edificio sono caratterizzati da un sistema di terrazzamenti di età romana finalizzati a rendere coltivabili gli scoscesi pendii di Monte Carbone. Tali terrazzamenti erano probabilmente ancora sfruttati nel periodo medievale.

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