La famiglia Crescenzi Ottaviani

All'inizio del Medioevo poche famiglie aristocratiche detenevano un grande potere a Roma. Tutto era subordinato a far grande la propria stirpe per cui ci si dava da fare per ricoprire direttamente ruoli importanti quali il pontificato e/o altri prestigiosi incarichi o, in alternativa, per appoggiare chi, una volta eletto, fosse loro riconoscente con elargizioni varie di privilegi, titoli, immobili. La politica era quindi nelle mani di una quindicina di famiglie baronali locali.
Tra tali famiglie bisogna annoverare quella dei Crescenzi Ottaviani nota anche semplicemente come Ottaviani. Non è molto facile distrigarsi nell'albero genealogico di questa famiglia poiché era imparentata con altre due famiglie baronali romane: i famosissimi Crescenzi e i Tuscolo, essendo entrambi discendenti da Teofilatto e Teodora I.
I Crescenzi ricoprirono ruoli di grande importanza anche nell'ambito della Chiesa (furono papi, cardinali, santi. Sarebbero ben 21 i Crescenzi saliti all'onore degli altari!). Sembra, come sostiene lo storico tedesco Ferdinand Gregorovius, che il capostipite fosse un certo Crescenzio, vissuto al tempo dell'impero romano del III secolo. Per altri invece, fra cui Benzone di Alba, la famiglia è sì di antica stirpe romana ma discenderebbero dai Trebazi (da Gaio Trebazio Testa, amico di Cesare prima e consulente di Augusto poi) oppure da un certo T. Aelius Crescens.


Stemma della Famiglia Crescenzi Ottaviani

Ad ogni modo abbiamo notizie sicure di un certo Crescenzio iudex, (giudice) fra i nobili romani. Lo attestano due documenti: un placito romano di Ludovico III del 4 febbraio 901 essendo papa Benedetto IV e (è incerto però che si tratti della stessa persona) un altro romano di Alberico II del 17 agosto 942 sotto il pontificato di Stefano VIII. Fra i suoi discendenti, secondo molti, ci sarebbe un Giovanni Crescenzio morto nel 960. Orbene costui avrebbe sposato Teodora II, figlia di Teofilatto I dei Conti del Tuscolo e di Teodora I.
Dall'unione di Teodora II e Giovanni Crescenzio nacquero vari figli fra cui Giovanni divenuto papa, dal 962 al 972 col nome di Giovanni XIII con l'approvazione dell'imperatore Ottone I con cui collaborò.

Lo strapotere dei Crescenzi, che avevano il titolo di patricius Romanorum, su Roma aumentò costantemente a partire dal 965 con l'elezione di Giovanni XIII fino agli inizi del Mille. Giunsero persino a dominare su Palestrina (data alla sorella Stefania da Giovanni XIII unitamente alla Sabina) e capeggiarono il patriziato nella lotta alla politica accentratrice degli Ottoni su Roma e sul papato.
Nel 1045 i Crescenzi Ottaviani riuscirono ancora una volta a far eleggere al papato un loro membro, il vescovo di Sabina, Giovanni dei Crescenzi Ottaviani (1000-1046), col nome di Silvestro III.
Alla famiglia è inoltre riconosciuto, intorno all' XI secolo, l'incastellamento di Vicovaro sorto su quella che fu la cittadella di Varia, una consorteria laica che aveva occupato lo spazio politico già appartenuto alla decaduta abbazia vicovarese dei Santi Cosma e Damiano fiorita maggiormente nel sec. X.

Castello Savelli-Torlonia
Ingrandisce foto Castello Savelli-Torlonia

Il potere dei Crescenzi Ottaviani era in continua ascesa: nel 1062 Ottone, signore di Palombara lo divenne anche di Monte Celli (Montecelio o Monticelli) finora appartenuto alla zio Crescenzio mentre suo fratello Rainiero era signore di Marano . L'altro suo fratello Giovanni (il Magnifico) invece fusenza dubbio un importante abate sublacense.
Il nipote di Ottone, Giovanni de' Crescenzi Ottaviani, fu prima cardinale del titolo di S. Cecilia ed inseguito fu consacrato Papa a Farfa il 4 ottobre 1159 con l'appoggio dell'imperatore Federico. Prese il nome di Vittore IV ma fu un antipapa essendo il papa legittimo Alessandro III; si aprì un doloroso scisma.

A Oddone II passò il feudo di Palombara dopo la morte di Ottaviano. Poiché Oddone II era abilissimo nella politica e nell' arte della guerra e negli affari politici, è facile capire il perchè sotto di lui gli Ottaviani divennero potentes affermandosi definitivamente e sapendosi destreggiare nella lotta fra i guelfi e i ghibellini. La sua stella tramontò fra il 1145 e il 1155. Gli subentrò il nipote Ottaviano II di Rainaldo Conte dei Marsi. Costui è il terzo "regulus Palumbariae". A lui succede suo figlio Oddone III; viene menzionato in un documento del 1185 come familiare dell'Imperatore unitamente a Oddone di Montecelio.
Altro personaggio illustre che vanta una lontana parentela con gli Ottaviani è Innocenzo III, papa nel 1198. Con lui infatti dopo centocinquanta anni gli Ottaviani tornarono ad avere un consanguineus sul soglio pontificio. I privilegi non si fecero attendere poichè all'indomani del suo insediamento, dopo che Oddone III di Palombara e Oddone di Montecelio gli avevano giurato fedeltà, ottennero una serie di regale: il figlio Giovanni fu investito dei feudi di Montorio (1204) e di Caminata mentre Oddone IV dei conti di Palombara sposò una giovane dei Savelli che nel 1278 comprarono il castello di Palombara. Da quel momento in poi questo ramo prese il nome di Savelli Palombara.

In seguito gli Ottaviani evitarono di immischiarsi in guerre di conquista preferendo dedicarsi a ben affermarsi a Roma e soprattutto alla corte papale, riprendendo quindi l'antico e semplice cognome di Crescenzi. Un ramo della famiglia, staccatosi nel corso del Quattrocento si estinse nella famiglia Serlupi, un'antica famiglia romana.

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