I laghetti di Percile

Come Arrivare

da Roma: autostrada A24 Roma-L’Aquila uscita Vicovaro Mandela. Usciti dal casello autostradale immettersi sulla Tiburtina-Valeria girando a destra (direzione Tivoli); a pochi centinaia di metri si incontrano delle indicazioni stradali (ancora sulla destra) per Licenza, Percile, Orvinio. Imboccare questo incrocio e percorrere detta strada fino a giungere al paese di Percile.


Ingrandisce foto Laghetto di Percile

L'Escursione

Arrivati a Percile (da notare il magnifico colpo d’occhio del paese con lo sfondo della Cimata delle Serre) si deve decidere se parcheggiare l’autovettura nel piazzale, che si incontra entrando nel piccolo centro, per iniziare a camminare oppure se proseguire in macchina;

in entrambi i casi occorre attraversare tutto il paese e proseguire su una strada sterrata ma abbastanza comoda e ben percorribile (circa 5 km.) ma in lieve salita. Lo stradone termina davanti ad un cancello con relativa recinzione della Forestale; sulla sua sinistra è visibile in salita un sentiero abbastanza largo; una volta imboccato ci si imbatte ben presto in una palizzata che presenta un’apertura piuttosto stretta per evitare che il bestiame allo stato brado possa uscire. Varcare questa strettoia e proseguire sulla strada bianca. Splendido il panorama che appare; gettate uno sguardo al vicino Monte Pellecchia (situato però nella direzione opposta a quella verso cui state andando). Diamo ora qualche breve cenno del territorio del Parco dei Monti Lucretili compreso nel Comune di Percile. Oltre al versante occidentale della Cimata delle Serre, include i rilievi di Colle Morello e Colle Faieta, spartiacque quindi sia del torrente Licenza che del fiume Aniene. Tipicamente costituito da marne e da calcari marnosi è il paesaggio locale; numerosi sono gli impluvi e le vallecole determinati dalle acque superficiali di scorrimento.


Ingrandisce foto Laghetto di Percile

Cedui matricinati, ornelli, roverelle ornano i pendii e le valli, mentre nelle aree più elevate svettano i cerri. Avvicinandoci ai laghetti di Percile, ci accorgeremo che la vegetazione è invece costituita da pascoli cespugliati; qua e là spiccano i prugnoli ed i biancospini sui quali disseminati si innalzano isolatamente maggiociondoli, roverelle, aceri. Mentre si cammina non è raro imbattersi in esemplari di cinghiali;

qui si è anche introdotto qualche anno fa (fine degli anni Novanta) un esemplare di orso marsicano che, sconfinando dall’Abruzzo, ha qui trovato un ambiente ideale. Si giunge così (ca.20 minuti dal bivio con la tenuta della Forestale) ai Lagustelli di Percile. Sono due corpi d’acqua che si sono venuti a formare conseguentemente al crollo di doline (si spiega in tal modo la loro forma circolare). Il più bello è senz’altro il lago Fraturno; è maggiore e presenta una vegetazione di salici, canne palustri e brasca arrotondata. Rovinata è la porzione di riva più frequentata dai turisti. Tuttavia molto rilassante e romantico è il vedere riflessa nelle acque del lago la vegetazione che in parte lo circonda. Il secondo lago è decisamente meno bello, per raggiungerlo occorre scendere sulla sinistra dell’area di picnic (prima di arrivare al lago maggiore). Delle scale in blocchetti di tufo aiutano la discesa (almeno nella prima parte). Il laghetto non è molto distante: appare più conservato ed incassato, circondato da un rigoglioso bosco. I laghetti sono una riserva integrale e come tale va protetta e rispettata compresa la sua fauna: rana appenninica, biscia del collare, tritone crestato e tritone punteggiato meridionale.

 

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