Assolato meriggio

Bianco è il ponte
alto, sul magro fiume
e laggiù la Sibilla
e la cascatella brilla.

Arrancando
l’irta ascesa,
ci si mette anche il vento
mai domo qui.

Svettando
tra rifugi e botteghe
a quest’ora spente,
meco gli accesi odori.

Per arrivar sui ciottoli,
equini rumori
che echeggiano su San Biagio,
un tuppettìo di permesso.

Ecco i due leoni,
dissetan da secoli
l’arrampicarsi
di nomadi e frati.

Stranamente vano il corso,
la sera strusciante e frusciante,
di sottobraccia e sottecchi
a fior di labbra fumanti.

Fontane sulla ghiaia
colmano il vento
che mi trascina al mondo,
giù a fondovalle

e ancor più giù
sino a coprirsi gli occhi
per sentir l’odore
dell’assolato meriggio.

di Paolo Cordaro

Paolo Cordaro (Raccolta AULENTI DINTORNI del 2009, edita da Progetto Cultura di Roma)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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