Il monogramma di S.Bernardino

In molte vie della Tibur antica è possibile riscontrare, riprodotto in formelle di travertino, di peperino, di marmo, il monogramma di S.Bernardino da Siena a cui è intitolato il Palazzo Comunale, che si trova nei pressi di Piazza della Repubblica e Piazza Palatina e si affaccia tra Via del Governo, Piazza del Comune e Piazza del Governo. Il monogramma non è altro che uno stemma di forma più o meno geometrica (pentagonale, rotondo, rettangolare): nel centro c'è un sole d'oro irraggiante e nel nucleo sono tracciate tre lettere e precisamente J, H, S che si traducono in questa frase: JESUS HOMINUM SALVATOR AVE MARIA.


Ingrandisce foto Monogramma di S.Bernardino

Lo stemma rappresenta Cristo ed è stato progettato dal Santo particolarmente devoto al Figlio di Dio che secondo lui è il Re dell'amore e della pace. Per questo il monogramma avrebbe dovuto sostituire tutti gli altri adottati da questa o quella fazione in lotta. Nato a Massa Marittima l'8 settembre 1380 e morto a L'Aquila il 20 maggio 1444, francescano e strettamente fedele alla Regola primitiva, appartenente alla famiglia degli Albizzeschi, fu consigliere di papa Eugenio IV e dell'imperatore Sigismondo.

Chiamato in molte zone d'Italia a predicare (Quaresimale del 1424, Quaresimale del 1425, Prediche volgari) ebbe un tale culto per Gesù che gli costò due processi per eresia nei quali fu però assolto. Durante il suo peregrinare giunse anche a Tivoli cercando di mettere pace lì dove c'erano i contrasti come tentò di fare anche a L'Aquila dilaniata da lotte civili. Seguitò ad operare questa sua missione pacifista persino da morto.


Ingrandisce foto Monogramma di S.Bernardino

Infatti nel 1450, essendo la città abruzzese ancora in contrasto, miracolosamente il suo sangue sgorgò zampillante dal suo cadavere rinchiuso nella bara al momento del decesso avvenuto il 20 maggio 1444 e tale emorragia si arrestò solo quando le fazioni aquilane si pacificarono ed edificarono sul suo sepolcro una chiesa. Il Papa Niccolò V lo canonizzò durante il Giubileo del 1450.

Molte famiglie tiburtine furono devote del Santo ed accettarono di erigere sulle facciate delle loro case il monogramma che è ancora possibile vedere percorrendo le seguenti vie:

  • piazzetta S.Paolo quasi alla confluenza con via S.Valerio al civ. n.68
  • via S.Valerio civ. n.61 - via del Colle civ. n.50
  • via del Duomo civ. n. 30 - vicolo dei Ferri civ. n. 16
  • via S.Valerio civ. n. 65
  • via del Reserraglio civ. n. 13
  • piazza S.Nicola civ. n. 9
  • vicolo del Pilaro civ. n. 16
  • via della Missione civ. n. 9
  • via del Tempio d'Ercole
  • via della Sibilla civ. n. 34.

Questi citati sono solo alcuni dei tanti monogrammi rintracciabili a Tivoli dove si può anche ammirare una copia della Tavola di Sano Di Pietro, un pittore senese del XV sec.; l'opera è databile 1460 ed é custodita nel palazzo comunale in una sala dedicata al Santo.

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