Chiesa Santa Maria della Valle

In Piazza Santa Maria della Valle, proprio ai piedi della Rocca Orsini, è situata la chiesa neoclassica di Santa Maria della Valle. La chiesa, costruita sul finire del Settecento, fu voluta espressamente da Papa Pio VI. Proprio in questo luogo, un tempo denominato contrada Oliveto Piano, fin dal IV secolo era presente un luogo di culto. A seguito del terremoto del 1298, che rase al suolo l'edifico, fu costruita una nuova chiesa nota come Santa Maria ad Matjres, ma anch'essa nel 1773 fu rasa al suolo per assecondare i desiderata del Pontefice che la riteneva "super acclivem collem", cioè poco accessibile alla popolazione sublacense.
Pio VI nel contempo ordinò la costruzione della nuova chiesa i cui lavori iniziarono nel 1794 per opera dell'arciprete Vincenzo Gizzi, su progetto dell'architetto Carlo Colombi.

Chiesa di S.Maria della Valle
Ingrandisce foto Chiesa di S.Maria della Valle

A causa dei ritardi dovuti all'invasione francese e alla conseguente mancanza di fondi, i lavori però terminarono solo nel 1851. La conclusione della facciata, in stile neoclassico, si protrasse invece fino al 1870 grazie all'interessamento del cardinale sublacense Carmine Gori Merosi. Essa è divisa in due piani: il primo, con quattro colonne in stile toscano; il secondo in stile ionico con al centro un grande finestrone.
L'interno dell'edificio si presenta a croce greca con cupola e custodisce alcune interessanti opere tra le quali un dipinto su legno della Madonna Assunta in cielo, databile tra il XIV ed il XVI secolo, a cui la popolazione di Subiaco è particolarmente legata. La Madonna Assunta viene festeggiata solennemente la sera del 14 agosto, in occasione della rinomata festa dell'Inchinata: l'immagine dell'Assunta e del Salvatore vengono condotte in due processioni che muovono da Santa Maria della Valle e dalla Cattedrale, per poi incontrarsi a metà strada.

Sempre all'interno della chiesa, in una piccola cappella affrescata dal pittore Franceschino Giustiniani, è situata una statua lignea raffigurante la Madonna del Soccorso e risalente all'XI secolo. Si tratta di un gruppo ligneo bizantineggiante che vede la Vergine in trono con il Bambino. Secondo un'ipotesi avanzata per prima da Toesca (1964), fin dalle origini essa fu conservata nella residenza degli abati.

La chiesa ha subito gravi danni nel corso del '900, prima a seguito di un terremoto nel 1915 e successivamente a causa dei bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale.
Si rese necessario perciò un importante restauro nel corso degli anni '50 che vide anche la costruzione dell'odierno altare maggiore in marmi policromi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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