Casino Colonna e Giardini Colonna

Casino Colonna

Il Casino Colonna fu costruito dai Colonna nel XVI secolo, fuori la cinta muraria di Marino, nel lato che guarda verso Roma, in una zona oggi compromessa dal dilagare edilizio. All'originaria pianta rettangolare dell'edificio, sono stati aggiunti due corpi ai lati della facciata a monte. Il casino, edificato situato su un terrazzamento, prospiciente la valle di Marino, è sottostante al piano di calpestio della vicina strada e dell'area a questa adiacente occupata inizialmente dalla parte superiore dei giardini. All'interno troviamo l'appartamento nobile, al pianterreno, e una sopraelevazione destinata ai servizi comunicante con lo spazio antistante tramite un ponte preceduto da una scala a doppia rampa che scende nel terrazzamento inferiore. Qui, al centro e in asse con l'ingresso al piano nobile, c'è un piccolo ninfeo, abbellito da nicchie per statue da un mosaico di ciottoli nella volta. È accertato che i due piani del casino non sono mai stati serviti da una scala interna.
La scelta di ubicare in basso il piano nobile è spiegata dall'originario e antico percorso dei giardini; quelli situati a sinistra dell'edificio, infatti, giravano sotto le mura di Marino per congiungersi con i giardini annessi al palazzo della famiglia in città.

Cattedrale di S.Pietro apostolo
Ingrandisce foto Cattedrale di S.Pietro apostolo

Il casino, progettato da Percier e Fontaine, fu quindi ideato per essere un rifugio facilmente raggiungibile essendo vicinissimo a Roma.
Il piano nobile ha una galleria di ingresso voltata a botte, fiancheggiata da due piccoli ambienti esterni identicamente voltati. Si entra quindi in un ampio salone con volta a padiglione. I restauri hanno permesso di riportare alla luce: una splendida decorazione pittorica nel salone, parziali affreschi nella galleria e nel secondo locale a sinistra. Nello specchio centrale della volta dell'affrescato cinquecentesco salone troneggia lo stemma cardinalizio dei Colonna sorretto da putti e incorniciato dalle armi di altre famiglie; le quattro Virtù Cardinali sono disposte negli altrettanti specchi laterali sullo sfondo di eleganti grottesche in cui spesso si ripete lo stemma dei Colonna. Sulle pareti del salone è raffigurato un colonnato di ordine corinzio; negli spazi intercolumni si collocano piccole targhe con paesaggi, circondate da festoni di fiori e frutti.

In basso sulle pareti minori, si individuano due nicchie (fanno pensare a porte nel taglio e nell'incorniciatura e forse secondo il progetto avrebbero dovuto esserlo ma non furono poi utilizzate) dove, delimitati da fasce rosse, ritroviamo in alternanza aquile e ovali includenti figure femminili. La parte della galleria, adiacente al salone, mostra ancora parti della originaria seicentesca decorazione sulle pareti su cui è affrescato un colonnato con rami di rose, tra cui si inseriscono diversi motivi. In alto, sulla volta, sono raffigurati figure musicanti.
La residuale presenza di affreschi nella piccola stanza a sinistra comunicante con il salone, fa ipotizzare che anche le sali minori fossero completamente decorate da pitture. Nel 1627 Filippo Colonna intraprese dei lavori al fine di poter fare il gioco della palla a corda, allora tanto di moda. Girolamo Colonna finanziò i lavori per riattivare i condotti della fontane nel 1642 e quindi nel 1663 per la costruzione di un portale.
La villa, in forte degrado, acquistata e restaurata da Alberto Moravia intorno al 1960, è stata in seguito ceduta allo scultore Umberto Mastroianni.
L'antico giardino della villa oggi non esiste più, inglobato dall'edilizia urbana moderna.

Interno della Chiesa
Ingrandisce foto Interno della Chiesa

Giardini Colonna

Questi giardini erano annessi al Casino Colonna. Il primo nucleo dei Giardini Colonna (il "Giardino Vecchio") fu voluto da Ascanio I Colonna attorno al 1532. Fu il cardinale Ascanio II Colonna, intorno al 1584, ad ampliare l'area verde (il "Giardino Nuovo"), occupando le terre comunitarie concesse agli abitanti più poveri. Tale sopruso scatenò il malcontento popolare e la rivolta nel 1599. Fu sempre il predetto cardinale a edificare la palazzina del Casino Colonna (attualmente l'unica parte rimanente del complesso), completamente affrescata da un ignoto e abile maestro.

I Giardini, ancora splendidi alla fine del XVIII secolo, suscitavano ammirazione nei viaggiatori del Grand Tour; poi cominciò la loro decadenza e all'inizio del XIX secolo divennero noti come Orti Colonna o Giardinaccio (erano stati venduti verso il 1840 dai Colonna alla famiglia marinese dei Batocchi, che li avevano riconvertiti ad uso agricolo).
Nei primi anni del XX secolo iniziò la lottizzazione che ha portato alla nascita di un intero quartiere sull'area degli antichi giardini ducali.

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