Il 6 maggio 2025 a Villa d'Este a Tivoli è stato aperto al pubblico uno splendido ninfeo: la Grotta di Diana. Dopo un restauro di due anni (iniziato nel 2023) e una chiusura di circa 50 anni finalmente possiamo tornare ad ammirare questo prezioso gioiello.
La prestigiosa riapertura è stata possibile grazie all’impegno dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆdi Tivoli (nella valorizzazione del proprio patrimonio) e al sostegno finanziario della Maison FENDI. Solo grazie a entrambi la Grotta di Diana è tornata ad essere un luogo di meraviglia e di contemplazione, in cui arte e natura si fondono in perfetta armonia e in sintonia con lo splendido giardino estense che la circonda. Silvia Venturini Fendi, Direttrice Artistica di Accessori e Collezioni Uomo della maison Fendi, ha asserito che il restauro della Grotta é stato “un atto d’amore”verso il patrimonio culturale italiano. Si ricorda che nel 2025 la maison celebra il suo centenario e il contributo alla valorizzazione di un sito così significativo rappresenta la ciliegina sulla torta del suo lungo sostegno alla cultura locale unitamente alla volontà di investire in futuro ancora nella bellezza e nella storia italiana.
Così Villa d'Este, Patrimonio Unesco dal 2001, torna ad arricchirsi di una gemma ritrovata! La Grotta di Diana, accessibile lungo la Passeggiata del Cardinale, è collocata nella parte alta del giardino di Villa d’Este, sotto la Loggia dei Venti.
Dalla piccola terrazza di detta Loggia si gode una vista unica che spazia dal monte Soratte ai monti Simbruini e a quelli Comunali intorno a Tivoli, fino ai Castelli Romani e a Roma di cui spiccano i palazzi dell'Eur, il Cupolone, la vela di Calatrava...
Costruita tra il 1570 e il 1572 grazie al progetto di Paolo Calandrino e all' ispirazione di Pirro Ligorio ( sua architettura il Palazzo e il giardino estense), la Grotta fu fortemente voluta dal cardinale Ippolito d’Este, figlio di Lucrezia Borgia e Alfonso d’Este, non che governatore di Tivoli dal 1550. Ippolito II infatti in questa Valle Gaudente volle edificare una dimora senza pari degna del suo prestigioso casato e la cui sfarzosità lo ripagasse forse dalla cocente delusione per la mancata nomina a Pontefice.
Il ninfeo é dedicato alla dea Diana, simbolo di virtù e castità presso la mitologia romana ed è splendidamente affrescato con scene ispirate alle “Metamorfosi”del poeta latino Ovidio in cui come protagonisti sono Cariatidi, Nereidi e Tritoni. Variegato il materiale utilizzato per tali decorazioni che spaziano da conchiglie a maioliche a stucchi secondo i dettami architettonici del tempo.
Per proteggere dagli agenti atmosferici l'ingresso della Grotta é stata istallata una vetrata che si apre verso Roma e lo splendido panorama della pianura romana.
La Passeggiata del Cardinale ora é completata