Usciti da questa si andava in un locale più piccolo (tepidarium)con due piccole vasche di acqua tiepida ed infine si passava nel frigidarium, un'enorme stanza non riscaldata e non coperta con al centro la natatio, una grande piscina con acqua fredda in cui ci si tuffava. Il frigidarium era sempre situato a nord; il calidarium, esposto a sud, era una rotonda illuminata dal sole del mezzogiorno e del pomeriggio e riscaldata dai vapori che circolavano dalle suspensurae situate sotto il pavimento. Era circondata da piccole sale in cui ci si poteva immergere singolarmente e racchiudeva una vasca di bronzo in cui l'acqua era mantenuta sempre calda alla temperatura stabilita grazie al fuoco collocato sotto la vasca, al centro dell'ipocausto riscaldante il locale.


Ingrandisce foto Terme romane

Le terme si chiudevano al tramonto ma è discordante l'orario di apertura fornitoci da vari scrittori; tuttavia essi concordano su una cosa, come scrive anche Seneca: chi abitava nei paraggi delle terme difficilmente poteva dormire per il via vai di gente a tutte le ore.

Esse erano un luogo di incontro dove discutere sugli affari, sulla politica e su ogni cosa. Al tempo di Domiziano e di Traiano le donne facevano il bagno con gli uomini poi però Adriano tra il 117 ed il 138 d.C. decretò che i due sessi fossero separati assegnando loro orari diversi.
I giochi, che si facevano nelle terme, erano vari; tra questi molto praticato era il trigon, in cui tre giocatori, disposti a triangolo, dovevano lanciare con una mano una palla e riprendere con l'altra le altre che venivano loro lanciate senza preavviso e velocemente.


Ingrandisce foto Terme di Diocleziano

Poi c'era la pallavolo in cui però la racchetta non esisteva ed al suo posto era utilizzata la palma della mano; la palla al muro, la palla al balzo, l'harpastum in cui i giocatori in mezzo ad una mischia dovevano impadronirsi della palla (harpasta). Il pallone a volte era riempito di farina o di terra, spesso di sabbia, in varie occasioni di acqua o di piume.

Tutti questi giochi precedevano il bagno; se poi non si voleva giocare si poteva fare una corsa semplice oppure correre dietro un cerchio di metallo, il trochus, (tanto piacevole per le donne) guidato da un bastoncino forcuto. Per fare la lotta invece bisognava svestirsi completamente ed ungersi con una mistura di olio e di cera, il ceroma, e cospargersi di polvere per sgusciare meglio dalle mani dell'avversario. La lotta, che si svolgeva nelle palestre dell'edificio centrale, aveva proseliti sia tra gli uomini che tra le donne. Una volta terminato lo sport prescelto, l'atleta sudato ed impolverato entrava nei sudatoria, poi nel calidarium, asciugatosi si recava nel tepidarium ed infine nel frigidarium. Queste tre fasi del bagno igienico erano raccomandate anche da Plinio il Vecchio.

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