"Modern Italy. The Pifferari" di Joseph Mallord William Turner (prima parte)

a cura di Roberto Borgia

Joseph Mallord William Turner (1775-1851), fu pittore di paesaggi inglese, primo pittore romantico inglese e certamente il più originale fra gli artisti paesaggisti inglesi; si può dire che il suo stile abbia posto le basi per la nascita dell'Impressionismo. Nonostante ai suoi tempi fosse visto come una figura controversa, attualmente è considerato l'artista che ha elevato l'arte della pittura paesaggistica ad un livello tale da poter competere con la maggiormente considerata pittura storica. Anche se è diventato famoso per le sue opere ad olio, Turner è anche stato uno dei più grandi maestri britannici nella realizzazione di paesaggi all'acquerello. E' conosciuto con il soprannome di Il pittore della luce. Nacque a Londra, a Maiden Lane nel Covent Garden. Suo padre, William Gay Turner era un barbiere e fabbricante di parrucche. La madre, Mary Marshall, con il passar del tempo diede sempre più evidenti segni di squilibrio mentale, forse in parte aggravato dalla morte precoce della sorella minore di Turner, Helen, avvenuta nel 1786. Morì nel 1804, dopo essere stata ricoverata in un manicomio a partire dal 1799. Forse a causa dei problemi che questa situazione causava in famiglia, nel 1785 il giovane Turner venne mandato ad abitare dallo zio materno a Brentford, che all'epoca era una piccola cittadina ad ovest di Londra affacciata sulla riva del Tamigi. Fu lì che mostrò per la prima volta il suo interesse per la pittura. L'anno seguente andò a frequentare una scuola a Margate, un paese sulla costa nord-orientale del Kent. In quel periodo aveva già realizzato diversi disegni, che il padre aveva esposto nella vetrina del suo negozio.


Ingrandisce foto "Modern Italy. The Pifferari"

Nel 1789 entrò alla Royal Academy of Arts, a soli 14 anni di età e l'anno seguente fu ammesso all'Accademia. Sir Joshua Reynolds, che all'epoca era il presidente della Royal Academy, guidava la commissione che decise di ammetterlo. Nei primi tempi Turner mostrò un vivo interesse per l'architettura, ma l'architetto Thomas Hardwich gli consigliò di continuare a dedicarsi invece alla pittura. Si dedicò in particolare allo studio del paesaggio classico di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, tenendo però l'attenzione anche sullo stile dell'epoca, in cui si tendeva a trasfigurare il dato reale in una visione più lirica e personale. Dopo un solo anno di studi, un suo acquerello fu scelto per l'esposizione estiva dell'Accademia. Nel 1796 espose il suo primo lavoro ad olio, Fishermen at Sea e da quel momento espose le proprie opere all'Accademia ogni anno per tutto il resto della sua vita.

Del 1797 circa è La fornace da calce a Coalbrookdale, ora conservato allo Yale Center for British Art di New Haven, in cui immerge la fabbrica in un'atmosfera vagamente demoniaca, resa tale dai violenti contrasti di luce, che trasformano l'industria in un luogo che sprigiona un fascino inquietante. Turner viaggiò a lungo in Europa, visitando nel 1802 la Francia, dove studiò le opere esposte al Museo del Louvre di Parigi, e la Svizzera dove eseguì i primi paesaggi alpini. Visitò varie volte anche Venezia. Introduciamo Turner con quello che rappresenta il pezzo forte del Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow cioè "Modern Italy. The Pifferari", olio su tela, cm. 92,6 x 123,2 cm. che riproduciamo da "Bibby's Annual" del lontano 1913, pag. 55 (notevole fu ed è ancora la fama del dipinto, che fu esposto per la prima volta nella Royal Academy nel 1838). Ritorneremo ancora sul dipinto e sulla stampa che da esso fu tratta, in questa prima presentazione diciamo solo che naturalmente si tratta di una veduta del fiume Aniene prima del salto nel baratro di quella che è attualmente la Villa Gregoriana. Infatti pur se il dipinto si può datare al 1838 e l'inaugurazione del traforo del Monte Catillo è del 7 ottobre 1835, Turner descrive la situazione antecedente i cunicoli gregoriani, che aveva veduto precedentemente, nel suo viaggio in Italia nel 1819 (ricordiamo l'acquarello "Tivoli" proprio del 1819) e rivisitato nel 1828 (ricordiamo, ad esempio "Paesaggio meridionale con un acquedotto e una cascata" di quell'anno, con reminiscenze evidenti della cascata di Tivoli). Un'ultima nota: i pifferari o pifferai sono a sinistra, più a monte della figura dell'eremita che confessa una donna.

Avanti >>

Nei dintorni

Approfondimenti

    Le guide di Tibursuperbum

    Con il patrocinio del Comune di Tivoli, Assessorato al Turismo

    Patrocinio Comune di Tivoli

    Assessorato al Turismo