La fontana del "Bicchierone"

E' stata recentemente restaurata e inaugurata il 20 Ottobre 2009. Tutte le artistiche Fontane di Villa d'Este, e quindi anche quella del Bicchierone, sono infatti situate in un contesto ambientale caratterizzato dalla presenza di agenti deteriogeni di origine fisica e biologica. A deteriorarne le murature esterne, è responsabile l'acqua che col suo artistico gioco di zampilli e cascatelle, favorisce lo sviluppo di piante infestanti nonché il notevole accumulo di depositi che invadono tutta la struttura di ogni singola Fontana. Grazie ai lavori di restauro condotti dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, è tornata a nuovo splendore la Fontana del Bicchierone realizzata da Gian Lorenzo Bernini su commissione del cardinale Rinaldo d’Este tra il 1660 e il 1661 per rendere ancora più bello un piccolo angolo dello splendido giardino di Villa d'Este.


Ingrandisce foto La fontana del "Bicchierone"

La progettò sotto la Loggia di Pandora, lungo l'asse longitudinale del giardino; la sua inaugurazione avvenne nel maggio del 1661 in onore di alcuni ospiti. Essa si può ammirare dal terrazzo inferiore a cui si accede transitando per la cordonata diagonale e quindi per il Viale dei Melograni. L'architettura della Fontana è molto particolare: è costituita da una vasca a forma di enorme conchiglia con due calici al centro sovrapposti e dentellati. Questo motivo lo ritroviamo già sviluppato a Roma nella fontana del Tritone. La funzione della valva della grande conchiglia è finalizzata architettonicamente a ovviare alla disparità di quota tra due logge sovrapposte e situate sulla visuale principale che attraversa tutto il giardino. Inizialmente il progetto prevedeva di utilizzarla come sfondo ad una delle tre statue dedicate ad Ercole ( per la precisione quella di Ercole con Achille fanciullo in braccio, oggi custodita al Louvre) che abbellivano il percorso in salita verso il Palazzo.

Dal calice superiore fuoriesce uno zampillo d'acqua in origine molto alto ma poi ridimensionato dallo stesso Bernini in quanto impediva con la sua altezza la visione della Loggia di Pandora. Per realizzare questa Fontana il Bernini rinunciò all’utilizzo del travertino adottando materiali “poveri” come i mattoni, la malta e lo stucco. L'originalità del suo intervento si può cogliere proprio in questo ricorso a pietre e materiali tradizionali, a marmi antichi, ma anche a materiali del tutto innovativi come la calcite spatica. Altra Fontana da lui realizzata a Villa d'Este nel 1661 è la Cascata sotto la Fontana dell'0rgano per emulare le cascate e cascatelle dell'Acropoli tiburtina. Tale cascata situata a valle della Fontana dell'Organo e parte integrante della Fontana di Nettuno, rappresenta un IMAGO TYBURIS (cioè un ritratto di Tivoli col suo fiume Aniene e la sua montagna).

Nel caso della Fontana del Bicchierone, la prima fase dei lavori (caratterizzata dalla pulitura e dai consolidamenti, e dall'individuazione delle forme originarie alterate dalla presenza di tali depositi) si è svolta nell'arco di tempo compreso tra maggio e novembre del 2008. La seconda invece, effettuatasi tra marzo e luglio 2009, è stata finalizzata alla ricostruzione della struttura e alla sua presentazione estetica. Nell'intervallo di tempo tra le due fasi lavorative si è provveduto a svolgere indagini relative alla caratterizzazione dei materiali- in collaborazione con l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) - e quindi a reperirli per reintegrarli nelle parti da restaurare. Allo scopo di permettere e facilitare futuri interventi di conservazione della Fontana del Bicchierone, si è provveduto a documentare graficamente e fotograficamente tutte le fasi e messe in opera del restauro onde far memoria delle parti originali e di quelle ricostruite. Il restauro della Fontana del Bicchierone rientra un lotto di lavori finalizzati al rifacimento delle pavimentazioni di alcuni settori del giardino estense e al restauro delle torrette della fontana del Nettuno.

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