La sala dei Filosofi

La Sala dei Filosofi è un grande locale rettangolare con una grande abside circolare in cui si trovano sette nicchie. La sala è più alta rispetto al livello del Pecile e più in basso rispetto al piano del Teatro Marittimo. E’ quindi un edificio di raccordo. Anche in questo caso, come per altri edifici, le ipotesi sull’utilizzo del monumento sono discordanti: c’è chi la ritiene una biblioteca per la presenza di nicchie in cui avrebbero trovato posto i vari Volumina (libri). Questa ipotesi però non è concepibile secondo alcuni perché tali nicchie sono presenti solo sulla parete di fondo senza contare che esse sono poco rientranti (e quindi poco adatte a contenere tali volumina) e troppo alte in quanto sono ubicate al termine di una zoccolatura alta 3 m.

Villa Adriana - La Sala dei Filosofi
Ingrandisce foto Sala dei Filosofi

Ad avvalorare l’ipotesi che non si trattasse di una biblioteca è anche l’orientamento dell’edificio che non segue i dettami con cui si costruivano gli edifici da utilizzare come biblioteche: secondo Vitruvio infatti esse dovrebbero essere orientate a levante per poter aver più luce al mattino per la lettura senza contare che con tale esposizione si scongiurava un altro inconveniente:

lo svilupparsi di tarme e di muffe se le biblioteche fossero orientate a nord o ad occidente. Per l’ampiezza straordinaria della sala absidata, con accesso principale da nord attraverso due colonne in antis, avente sulla parete di fondo sette nicchie più probabilmente destinate ad ospitare altrettante statue di saggi, molti ritengono l’edificio utilizzato come sala riunioni per il consiglio; in questo caso forse le sette statue non sarebbero state relative a filosofi ma a componenti della famiglia di Adriano. A propendere per tali ipotesi sono da considerare: la ricchezza del materiale di rivestimento usato (il porfido), la immediata vicinanza con il Pecile ed il Teatro Marittimo, raggiungibili facilmente utilizzando i due ingressi diametralmente opposti presenti nella sala, e la straordinaria analogia con altre sale ufficiali utilizzate per riunioni di consiglio basta pensare all’Auditorium della domus flavia.

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