La cappella di S.Giacinto di Polonia

La quinta cappella di sinistra èdedicata a S.Giacinto di Polonia. La tela, di grande valore, risale al XVII sec. ma non ne conosciamo l'artefice. I tiburtini erano molto devoti a questo Santo, protettore contro le inondazioni, perché il fiume Aniene varie volte costituì per le sue piene un pericolo e in una di queste (1592) furono aiutati da S.Giacinto. Nel quadro Egli appare inginocchiato, vestito secondo l'ordine domenicano, davanti ad un altare sormontato da un baldacchino che sovrasta l'immagine della Madonna col Bambino. Il Santo sembra che stia perorando dalla Vergine un intervento divino per Tivoli, di cui si scorge sullo sfondo un particolare, salvandola dalle acque dell'Aniene. Un nastro a spirale, in cui sono riportate le parole della Vergine (Dio esaudirà tutte le preghiere del Santo) si snoda dalla bocca della Madonna.

Cappella di S.Giacinto di Polonia
Ingrandisce foto S.Giacinto di Polonia

Sotto il sesto arco acuto di sinistra (per andare in sacrestia) molto belli sono gli affreschi originali trecenteschi unico resto del muro dell'antica chiesa medioevale: uno è la Madonna in Gloria con il Bambino, il secondo è la Gloria di S.Tommaso d'Aquino, il terzo è dedicato a S.Antonio Abate; tutti e tre gli affreschi sono di scuola romana.

Ai loro piedi troviamo murato un resto del vecchio pavimento: una lapide sepolcrale del tiburtino Giovanni Antiqui raffigurato con l'armatura tipica del Trecento e con lo stemma di famiglia. Da non perdere la visita nella biblioteca del convento per ammirare l'icona tardobizantina della Madonna delle Grazie, qui custodita dopo essere stata rimossa dalla cappella di S.Vincenzo Ferreri.

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