La chiesa di S.Vincenzo

La chiesa di S.Vincenzo è situata sulla piazzetta omonima non lontana da Piazza del Plebiscito dalla quale si può passare per Via Sante Viola, attraversare Largo Cesare Battisti e percorrere qualche decina di metri su Via Colsereno. La chiesa è dedicata a Vincenzo, martire tiburtino a cui tutta la popolazione fu sempre devota anzi nel corso del XIV sec. la gente di Tivoli aumentò la sua fede in Lui in quanto, proprio nel giorno in cui cade la sua festività il 22 gennaio, nel lontano 1381, i tiburtini, forti della Sua protezione, riportarono una schiacciante vittoria su Corrado, conte di Anticoli. La chiesa non ha la facciata sulla piazza omonima ma una parete laterale in cui si apre un piccolo ingresso secondario.
Dopo molti anni di abbandono, grazie ad un contributo derivante dall'otto per mille della CEI ed un lascito testamentario di Don Mario Renna, la chiesa di San Vincenzo, conosciuta come "Teatro Città di Tivoli", dopo i lavori di ristrutturazione architettonica ed artistica, è stata riaperta al culto il 20 maggio 2022.

Chiesa di S.Vincenzo
Ingrandisce foto Chiesa di S. Vincenzo

Bello invece il portale in marmo bianco del prospetto sopra cui si apre un grande rosone; entrambi gli elementi (portale e rosone) sono decentrati e spostati verso l’angolo che dà sulla piazza. La parete lunga laterale si affaccia invece su Vicolo S.Vincenzo, percorrendo il quale ci si immette su Via S.Andrea che conduce alla chiesa omonima.

L’attuale chiesa risale al 1860 mentre la sua fondazione risalirebbe al 1286 e sarebbe dovuta ad una famiglia locale, i Sebastiani.
Per quest’ultimo motivo,oltre al predetto S.Vincenzo, nella chiesa venivano venerati anche S.Sebastiano e S.Sinforosa. Infatti, secondo lo storico Crocchiante, sotto l’altare dedicato alla martire tiburtina si sarebbe trovata la grotta in cui Lei con i suoi figli si sarebbero nascosti per sfuggire alla persecuzione di Adriano. In questo antro scendevano i fedeli per pregare malgrado la forte umidità del luogo; risalendo di lì strizzavano i propri vestiti per raccogliere qualche goccia di acqua “benedetta” destinandola agli infermi.

Del sec.XIX è l’affresco situato nella navata destra in cui è rappresentato un episodio del processo a S.Sinforosa.
Importanti erano inoltre le numerose indulgenze che in occasione di festività particolari venivano concesse ai fedeli frequentanti tale chiesa.

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