La cappella, dedicata al SS.mo Salvatore, fu affrescata da Ascanio (1573-1660) e Vincenzo Manenti da Orvinio (1600-74), padre e figlio allievi a Roma del Cavalier D'Arpino. L'altare, composto da due antiche colonne di marmo nero e di capitelli, è opera del XVII sec. Sotto l'altare, in un'urna, è custodito il copro di S.Quirino, sacerdote tiburtino.
Nella volta sono raffigurati i 4 evangelisti dipinti da Alessandro Bazzani, rinomato scenografo del XVII sec. Sulla parete di destra, nella lunetta Gesù trasforma l'acqua in vino alle nozze di Cana; in basso Gesù a colloquio con la samaritana. Sulla parete di sinistra, nella lunetta Gesù salva S. Pietro dalle acque del lago Tiberiade; in basso Gesù risuscita Lazzaro.
La cappella è resa famosa dalla presenza del Trittico del SS.mo Salvatore.
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