Fave e Pecorino

Un appuntamento che i tiburtini (ma anche tutti gli abitanti dell'Agro Romano) non vogliono perdere è la tradizionale mangiata di fave e pecorino accompagnata da un salutare bicchiere di vino corposo rigorosamente rosso.

Ingredienti:

  • fave
  • pecorino romano

Non degustare questa accoppiata di alimenti è rinunciare a qualcosa di veramente importante: come se nel giorno di Pasqua mancasse l'uovo di cioccolato o la tradizionale pizza cresciuta o la colomba.

"Maggetto" non è altro che il 1 Maggio che viene festeggiato anche in questo modo facendo una scampagnata tipo Pasquetta e godendo tra le altre cose delle delizie che sanno dare al palato questi legumi e questo formaggio locale. La ricetta quindi è molto facile perché non occorre cucinare o fare altri preparativi: basta solo acquistare del vero pecorino romano con "la goccia" e delle ottime fave fresche, munirsi di un buon fiasco di vino rosso e sperare che la gita fuori porta sia accompagnata da una splendida giornata di sole, preludio dell'estate.

Fave con pecorino

Tale ricetta inoltre può essere utilizzata anche come un originale antipasto di stagione.
Le fave sono conosciute da molti secoli. Gli antichi Romani mangiavano i baccelli, mentre i Greci erano molto prevenuti contro tale alimento pensando che nei baccelli si nascondessero le anime dei morti.

Questa credenza non aveva preso piede solo tra il popolino ma anche tra persone colte come, tanto per citarne una, Pitagora, il grande matematico.
Le fave forniscono, se consumate, una buona azione di drenaggio dell'apparato urinario e danno una vasta gamma di vitamine (A, B, B, C, E, K, PP) unite a sali minerali in quantità. Inoltre, come tutti i legumi in genere, contengono una tale quantità di proteine da farli ritenere cibi completi, dalla doppia funzione energetica e plastica.

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