Chiesa della Madonna della Croce

Proprio vicino piazza Santa Maria della Valle, nel cuore del borgo medievale, lungo via Santa Maria, è situato uno degli edifici più interessanti di Subiaco; si tratta della chiesetta romanico-gotica di Santa Maria della Croce, risalente al 1095 e ingrandita nel corso del secolo XVI durante il regime dell'abate commendatario Giovanni Colonna (1492-1507), il cui stemma domina l'ingresso principale.
L'interno, caratterizzato da tre grandi archi gotici che sorreggono la volta, in parte a capriate, in parte a crociera, custodisce pregevoli affreschi di scuola senese opera di un anonimo artista del '400. Tra le quindici pitture murali spiccano una Madonna attribuita alla scuola senese, una Deposizione, una Madonna col bambino. Sulla volta dell'altare è presente invece l'affresco raffigurante Gesù Salvatore, opera del pittore sublacense Bartolomeo Postiglione.
Purtroppo lo stato di conservazione delle opere non è dei migliori, anche perchè l'edificio fu utilizzato come rifugio dalla cittadinanza nel corso della seconda guerra mondiale.

Affresco della Madonna della Croce
Ingrandisce foto Affresco della Madonna della Croce

In "Viaggio pittorico-antiquario da Roma a Tivoli e Subiaco sino alla famosa grotta di Collepardo", Fabio Gori ricorda come proprio all'immagine della Madonna con in braccio il Bambino è legata un'antica leggenda. Nell'Archivio dei Padri Cappuccini infatti viene ricordato come l'immagine, quasi del tutto cancellata a causa dell'umidità del tempo, improvvisamente tornò a mostrarsi in tutto il suo splendore l'11 maggio 1667. Dopo un'ora però l'affresco tornò a ricoprirsi di macchie. Il miracolo si ripetè ancora, per alcune ore, sia il 19 maggio che il 5 giugno dello stesso anno finché il 28 giugno ricomparve il solo volto, questa volta senza più scomparire, "con sì vaghi e freschi colori come se un Angelo invisibile la dipingesse".

Successivamente, forse grazie ad un restauro, tornò ad essere visibile anche la parte restante dell'immagine.
La facciata, invece, insieme al portale principale, alle finestrine e al portale della sacrestia, presenta dei motivi romano-gotici.
Attualmente l'edificio è chiuso al culto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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