Miracoli della Madonna di Quintiliolo e sua incoronazione

Il santuario di Quintiliolo è da sempre meta di pellegrini che prostrati ai piedi della Vergine La invocano affinché interceda per loro esaudendo le loro attese. Testimonianza delle grazie ricevute erano i tanti ex voto che ricoprivano i muri della chiesa; i tiburtini da sempre sono attaccatissimi alla "loro" Madonna alla quale nel XV sec., essendo papa Paolo II, furono consacrati.


Ingrandisce foto Madonna di Quintiliolo

Tra i tanti miracoli possiamo ricordare la guarigione del canonico del Duomo tiburtino, don A. Galluzzi, decisiva perché il capitolo vaticano decretasse l'incoronazione della Vergine di Quintiliolo che avvenne l'8 giugno 1755. In questa occasione l'icona della Madonna e del Bambino furono incoronate dal vescovo Placido Pezzangheri, in abito pontificale; erano presenti alla cerimonia mons. Carlo Origo, canonico referendario del capitolo vaticano, il Priore dell'Arte Agraria, i magistrati comunali.

In quest'occasione, per ricordare l'evento, furono fatte coniare anche delle medaglie che avevano su una faccia riprodotta la Vergine di Quintiliolo e sull'altra S.Isidoro, patrono della confraternita dei buttari. Chiaramente allora si guardava molto al ceto sociale per cui il metallo utilizzato per coniare le medaglie fu diverso: il rame per i semplici devoti e l'argento placcato d'oro per le personalità.


Ingrandisce foto Particolare del dipinto

La cattedrale in quell'occasione era tutta uno scintillio di candele e di ornamenti vari: mai era stata così imponente e mai furono sparati tanti fuochi artificiali come in questa occasione.
Poi nel 1771 si verificò un altro prodigio immortalato in una piccola tela ancora conservata nella cella abitata da San Clemente Hofbauer a Quintiliolo:

costui insieme a Pietro Kunzman, anche lui eremita, fu colpito con l'accetta da ladruncoli che tentavano di derubare la sacra icona degli ori donati dai fedeli ma miracolosamente le ferite si cicatrizzarono all'istante scomparendo.
Nel 1794 infine, tanto per ricordare ancora un miracolo, il raccolto tiburtino era minacciato da una pioggia incessante che cessò appena la Vergine di Quintiliolo lasciò il santuario e fu portata in processione per le vie cittadine.

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