Il castello Orsini: dalle origini al XIII secolo

L’edificio trecentesco nel corso del passato fu di proprietà di varie famiglie nobiliari quali gli Orsini, i Medici, i Farnesi ed i Pallavicini. Tutti costoro vi apportarono delle modifiche più o meno sostanziali. Il Castello Orsini è situato al centro del borgo, che è a sua volta circondato da una cinta muraria con torri quadrangolari risalenti ai secoli XIV-XV. Nel 1925, l’ultimo suo proprietario, l’ing. Oreste Vulpiani, che ne fece la sede dell’opera pia dedicata alla madre Ottavia Vulpiani. L’ing. lo lasciò in eredità al Comune di Castel Madama insieme a mobili, quadri, oggetti d’arte e preziosi arredamenti che attualmente sono ospitati nel castello recentemente restaurato. E’ possibile visitare il castello su prenotazione; la visita dura un’ora.

Interno del Castello
Ingrandisce foto Interno del Castello

Ma scendiamo nei particolari delle vicende storiche che interessarono il maniero. Per molto tempo storici come lo Zappi, il Testi, il Silvestrelli ed altri hanno creduto che le vicissitudini dell’antico Castrum Sancti Angeli fossero intrecciate con quelle del Castrum Apolloni.

Secondo tali studiosi quest’ultimo fu edificato nel corso dell’VIII sec. dall’Abazia sublacense che, avendo ricevuto in dono (due secoli prima) Massa Apollonia dalla grande benefattrice Santa Silvia (genitrice del pontefice Gregorio Magno) della gens Anicia, voleva difenderne il possedimento. In un documento dell’864, riguardante l’elenco delle proprietà sublacensi riconosciute dall’allora papa Niccolò I, gli storici hanno trovato citato anche il predetto Castrum Apolloni unitamente ad un altro terreno chiamato Romano.

Centro storico
Ingrandisce foto Bastioni del castello Orsini

Su di esso, come è attestato dalla bolla redatta dal pontefice Giovanni XII e datata 958, si ergeva una chiesa consacrata a S.Michele Arcangelo. In sua prossimità fu innalzato il castello che per tale vicinanza assunse la stessa nomea. Si fa menzione del fondo Romano e della chiesa “S.Arcangeli in Barcelese”anche in un altro documento successivo (978), pertinente la delimitazione dei confini della diocesi tiburtina così come il nuovo pontefice Benedetto VII stabiliva.

Da tutto ciò si evince che presumibilmente tra il 958 ed il 978 si edificò nel fondo tale castello. Proprietari del maniero furono dal 996 Crescenzio prima (prefetto di Roma) ed i suoi figli poi.Questi nel 1036 decisero di restituire all’Abbazia sublacense solo una porzione dell’edificio. Consultando l’archivio benedettino, negli Annali relativi a quell’epoca, si ha la conferma di quanto predetto; i resoconti degli Annali informano anche che solo in seguito alla decadenza del Castello Apollonio (seguita alle vicende belliche con Tivoli che nel 1125 lo distrusse), sorsero le prime abitazioni intorno al Castello di S.Angelo. J.Coste, uno storico che negli anni Ottanta del passato secolo ha operato una serie di studi approfonditi sull’argomento in questione, è del parere invece che il fondo Romano sia identificabile con una zona del paese di S.Gregorio da Sassola e che il vescovo di Tivoli, Amizzone, nel 992 volle popolare l’area del Castrum S.Angeli concedendo delle terre.

Avanti >>

Nei dintorni

Approfondimenti

    Le guide di Tibursuperbum

    Con il patrocinio del Comune di Tivoli, Assessorato al Turismo

    Patrocinio Comune di Tivoli

    Assessorato al Turismo