La storia di Casape

Possiamo senz'altro dire che Casa Corbuli verso l'VIII/IX sec. era un piccolo gruppo di casupole occupate dai contadini. Solo nel X secolo il borgo fu fortificato grazie alla costruzione prima di una torre, quindi di un maniero (trasformato successivamente in Palazzo con una chiesa interna). Questo, insieme al borgo ed al territorio circostante, a quel tempo era possesso del Monastero romano di San Gregorio al Celio. Essendo pontefice Giovanni XXII, al secolo Jacme Duesa (Cahors c.1245- Avignone 1334), il predetto possesso fu ceduto ai Colonna. Anche Casa Corbuli si trovò coinvolta nelle lotte tra i Colonna e gli Orsini, per cui fino al 1455 passò come feudo alternativamente a queste due famiglie, tornando per brevi tempi anche in possesso del predetto Monastero romano.


Ingrandisce foto Centro storico di Casape

Finalmente nel 1511 cessarono le ostilità tra i Colonna e gli Orsini e per Casa Corbuli iniziò finalmente un periodo di serenità. Fu infatti definitivamente staccata dal paesino di S.Gregorio da Sassola (con cui aveva condiviso tante vicissitudini) e ritornò nel 1527 al più volte citato Monastero che poi lo vendette alla famiglia tiburtina dei Leonini che ne furono feudatari solo per un quarantennio. Nel 1567 infatti costoro misero in vendita Casa Corbuli che passò ai Santacroce i quali pochi anni dopo, nel 1599, se ne disfecero insieme ad altri feudi, passandola ai Conti. Nel 1632 subentrarono i Barberini, quindi nel 1655 i Pio di Savoia.

Fu a quel tempo che Casa Corbuli mutò il nome in "Casa dei Pio" (da cui come predetto detiva l'attuale nome); fu sempre allora che si verificò il miracolo della Madonna che piangeva il che salvò il paesino dalla pestilenza che mieteva vittime nel territorio circostante. La prima metà del Settecento vide Casape ancora una volta coinvolta nelle guerre di successione e nelle carestie. Nel 1755 Isabella Pio di Savoia, ultima discendente dei Pio, sposandosi con un membro dei Valcarcel fece sì che i suoi feudi passassero a tale famiglia. All'indomani della scomparsa di Napoleone dalla scena politica, siamo ormai dopo il Congresso di Vienna (1815), furono aboliti i diritti feudali, poi fu proclamata l'unità d'Italia e avvenne la presa di Roma (1870).

 

 

 

 

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