L'Appartamento Nobile

Si passa quindi al “Salone della fontana”, così detto per via della fontana rustica (del Calandrino) situata a ridosso di una parete all’interno dell’ambiente. Posto in posizione centrale, il Salone presenta delle decorazioni attribuite a Taddeo Zuccari, Girolamo Muziano ed alle loro scuole, decorazioni ultimate poi da Federico Zuccari. Nella volta al centro una fuga prospettica di colonne sembra sorreggere il soffitto in cui è dipinto il Convito degli dei. Troviamo invece nei riquadri laterali riprodotti sacrifici a Diana, a Cerere, a Bacco ed a Apollo. Ad ogni angolo è situata una coppia di divinità sorreggenti uno stemma. Sulla parete destra al centro colpisce l’affresco riproducente il progetto originario della Villa ( opera del Muziano) mentre ai suoi lati si apre una porta ed una finta porta da cui appare un gentiluomo.

Salone della Fontana

Sulla parete sinistra invece dentro una nicchia sovrastante una piccola fontana, appare realizzato in mosaico una veduta di Tivoli con il Tempio della Sibilla. Anche qui c’è una finta porta da dove sbuca una figura di donna con un leopardo al guinzaglio. Dal Salone si può uscire sulla loggia che tramite le due scalinate permette di raggiungere il giardino.

Se invece si vuole proseguire la visita all’Appartamento Nobile occorre dirigersi a destra della Sala centrale ove si apre una fuga di quattro stanze. La prima Sala, detta delle “Fatiche di Ercole” (affrescate sulle pareti), ha la volta dipinta con il “Concilio degli dei”, le opere sono di Girolamo Muziano e di Zuccari. La seconda Sala, detta della “Nobiltà” come la terza, nota come“ La Gloria d’Este”, presenta affreschi degli stessi artisti. La quarta, “ Sala della Caccia”, affrescata dal Tempesta, custodisce scene venatorie ambientate in luoghi vicini a Tivoli. Da questa stanza si può utilizzare la scala “a lumaca” per scendere nel giardino oppure, se si preferisce, si può tornare indietro fino al “Salone della fontana” per accedervi in modo molto più scenografico tramite le scalinate che si dipartono dalla doppia loggia.