Le Case-torri

Le invasioni barbariche avevano provocato uno spopolamento della campagna e la costruzione di fattorie fortificate, con murature rialzate o addirittura raddoppiate. In quest'utlime il carattere militare difensivo si affiancava a quello abitativo e lavorativo. Nella campagne si edificarono anche torri segnaletiche di controllo, le quali, oltre a segnare il confine tra i diversi possedimenti, avevano la funzione di segnalare l'avvicinarsi dei nemici. Superati il periodo delle invasioni, un diverso tipo di costruzione andò diffondendosi nei secoli che ruotano attorno all'anno mille: le case-torri.


Ingrandisce foto Casa-torre in Vicolo dei Ferri al n°27

Intorno alla prima metà del XI secolo la città cominciò ad assumere nuove sembianze: tra i tracciati viari fittissimi appaiono le prime case-torri, edifici altissimi che si innalzano anche fino a 50 metri al di sopra del fortissimo addensamento edilizio. Erano abitazioni dei nobili o dei mercanti più ricchi dato che solo questa parte di popolo poteva permettersi la costruzione di edifici così ampi e costosi. Il pian terreno ospitava la bottega dove l'artigiano svolgeva la sua attività o le cantine del padrone con un ampio ingresso; ai piani superiori c'erano le dimore di diverse famiglie.

Particolare era la "porta del morto" posta tra il negozio e le case degli inquilini: secondo gli storici era la porta d'entrata alle abitazioni che funzionava come un ponte elevatoio. Infatti nel medioevo erano frequenti i tumulti all'interno delle città, così, in caso di attacco, questi nobili potevano difendersi chiudendo il robusto portone principale e mantenendo comunque un contatto con l'esterno mediante questa entrata secondaria. Sempre nell'eventualità di un attacco esistevano delle assi poste nei piani più alti che collegavano fra di loro le case-torri più vicine per facilitare la fuga agli abitanti di una casa presa d'assalto, come è evidente in Via dei Ferri.


Ingrandisce foto Case-torri in Vicolo dei Ferri

Le case-torri avevano una struttura pesante a causa dei muri molto spessi per le scarse conoscenze ingegneristiche e per i materiali edilizi usati. Le aperture verso l'esterno erano limitate per diverse ragioni: una era la difesa dagli attacchi di nemici, l'altra era per la necessità di ovviare al clima rigido contro il quale poco otteneva il ricorso al riscaldamento con legna da ardere. Queste case risultavano quindi molto buie e le poche aperture venivano posizionate nei punti in cui poteva entrare più luce.

Queste case-torri, inizialmente ideate per la difesa dell'abitazione negli anni in cui gli Orsini e i Colonna si batterono a Tivoli per il controllo del potere, con il susseguirsi di anni relativamente calmi dal punto di vista militare, divennero sempre più solo un simbolo della posizione sociale, economica e politica della potente famiglia a cui appartenevano.

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