Chiesa di San Nicola di Bari

Pur essendo una parrocchia, la chiesa è esternamente molto semplice e di piccole proporzioni. La sua struttura è infatti a capanna con copertura a tetto spiovente. Completamente intonacata, la costruzione non ha nessun abbellimento escludendo l'unico portale d'ingresso incorniciato in marmo mentre due piccole mensole a chiocciola fanno da base al sovrastante incompleto timpano il cui vertice è sostituito da una minuscola edicola al di sopra della quale è collocata una croce. Ancora più in alto si apre un'unica apertura rettangolare semimurata. Nessuna zoccolatura perimetrale esterna in pietra, nessuna gradinata davanti al sagrato. Sul portale si legge "Divino Nicolao Dicatum". La chiesa infatti è dedicata a S. Nicola di Bari semplicemente perchè si racconta che, grazie alla Sua protezione, alcuni sanpolesi, partiti per liberare i luoghi santi grazie alle Crociate, riuscirono a tornare a casa sani e salvi.
E' innegabile infatti che la chiesa fu costruita tra il XIII ed il XIV sec. su un'altra preesistente ancora più piccola e antica. La sua torre campanaria altro non è se non l'antica torre del Castrum. Ha due campane; su una si legge "Fusa Anno Domini MCCCXC" (I390) mentre è certo che la seconda, del XV sec., fu rifusa nel 1890. Nel 1587 si decise di ricostruire la chiesa, ampliandola; essa era sottososta al diritto di Patronato del Principe Borghese.

San Polo- il castello
Ingrandisce foto Scorcio del castello di S.Polo

Varcando la soglia si è accolti nell'interno il cui spazio non ha nessuna ripartizione. E' infatti un'unica navata. Malgrado, come predetto la copertura esterna della chiesa sia a due falde di tetto spiovente, il soffitto interno è piano e decorato in stile liberty dal pittore Agrifoglio nel 1910. E' ricoperto da un rincorrersi di grottesche lungo il perimetro mentre al centro è raffigurata "La Gloria di San Nicola". Sembra come se il soffitto si aprisse e si vedesse il cielo, coperto da un pullulare di presenze angeliche che trasportano in alto il Santo verso l'Altissimo.

n fondo alla navata si apre un'abside a pianta quadrata. Colpisce il contrasto della semplicità dell'esterno con la presenza di elementi decorativi, anche se di non molto pregio, dell'interno. Una finestra si apre al di sopra di ogni arco in stucco che si rincorre lungo le pareti. Da osservare la decorazione sempre in stucco relizzata con lesene terminanti con un capitello, poste tra un arco e l'altro. Non c'è abside dietro l'altare maggiore, appoggiato alla parete di fondo; costruito nel 1787, è stato realizzato in stucco e legno dipinto. Vi troneggia un quadro del XV sec. in cui è raffigurato S.Nicola. Da ammirare il Tabernacolo in legno dorato, dipinto e intagliato; ha la forma di un piccolo tempio romano sovrastato da una minuscola cupola al di sopra della quale è posto un lanternino. Colonnine scanalate con microcapitelli sorregono piccoli timpani. Databile al XVI sec. il tabernacolo è di bottega romana. Sempre di bottega romana, ma del XV sec., è il Crocefisso in legno scolpito e dipinto.


Ingrandisce foto Castello Orsini-Cesi-Borghese

destra dell'altare maggiore c'è la torre campanaria di forma quadrata a cui si è precedentemente accennato. Essa da torre dell'antico Castrum fu adibita a campanile tra il XIII ed il XIV sec. Abbattuta da un fulmine, fu ricostruita nel 1683 sotto la Signoria dei Cesi. La cella campanaria è in travertino con quattro campane; la cupola ottagonale è del Guidetti. A destra della porta principale è visibile l'affresco ritraente il " Battesimo di Cristo", un affresco di autore ignoto del XVI sec. Del XVII sec. è invece l'olio su tela (parete destra) di artista ignoto che raffigura "La Madonna in gloria con i Santi Rocco, Lucia e Liberata".

Da notare in basso lo stemma del Comune di San Polo, che probabilmente fece eseguire tale opera per ringraziare della cessata pestilenza del 1656. Da osservare sulla parete sinistra invece l'altro olio su tela, "Il Salvatore, San Nicola di Bari e Santa Maria Maddalena". Si tratta di un'opera cinquecentresca il cui autore è ignoto; è un trittico ben fatto. Postuma invece la decorazione pittorica sull'esterno delle due ante.
Molto bella l'aquasantiera in marmo rosso. Il primo altare a destra è consacrato alla Madonna del Rosario raffigurata in una tela del XVI sec. insieme a tre Santi (Nicola, Domenico, Caterina)assisa sotto un baldacchino e presentante il Bambino che nella manina stringe la corona del rosario. Il secondo altare a destra è invece dedicato alla Madonna del Buon Consiglio, festeggiata dai locali la terza domenica di Agosto. Il 6 gennaio 1970 tale dipinto, donato l'8 Agosto 1808 al popolo di S.Polo dalla famiglia Borghese, fu rubato. Fu così sostituito con una copia eseguita da Dante Ricci nel 1915 ma anche questo dipinto fu trafugato il 2 Aprile 2000.

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