L'interno della chiesa parrocchiale di S.Stefano

La chiesa parrocchiale di S.Stefano si presenta oggi con una navata unica con sei cappelle laterali. In una è posta la fonte battesimale la cui vasca marmorea molto antica presenta scolpiti lo stemma dei Colonna e quello di Cave. In tutto la chiesa ha sette altari. Da ammirare l'altare maggiore in marmi policromi nel quale si conserva il Santissimo Sacramento. Da notare la parte superiore lignea dipinta a finto marmo; essa è stata riadattata agli inizi del sec. XX dall'agostiniano viterbese Fra Celestino Spadini. Su detto altare maggiore l'occhio è attratto dai candelieri e dal tronetto per il Santissimo realizzati in legno dorato. Avendo le spalle rivolte all'entrata, troviamo il primo altare a sinistra. Inizialmente era dedicato alla Madonna della Cintura o della Consolazione (tipico titolo agostiniano) raffigurata in una tela con S.Agostino e S.Monica ma poi, dopo la seconda guerra mondiale, su detto altare (ristrutturato in alabastro) da una devota famiglia locale fu collocata una statua in gesso della Madonna di Fatima.
La seconda cappella era inizialmente dedicata al SS.mo Crocifisso; qui era ubicata l'immagine in cartapesta che oggi è sospesa sopra l'altare maggiore. Negli anni Settanta del XX sec. fu sostituita da un' altra scultura lignea moderna, oggi custodita in sagrestia. Attualmente sull'altare della cappella c'è la citata tela della Madonna della Consolazione affiancata da S. Agostino e Monica.


Ingrandisce foto Piazzetta caratteristica

Nella terza cappella, che non ha altare, era un tempo collocato il fonte battesimale marmoreo. Alla sua base è scolpita la sirena bicaudata, presente anche nello stemma cavense. Bellissima la tela in cui è dipinto il Battesimo del Signore, attribuita a T. Kuntze. A qquesta fonte fu battezzato (10 maggio 1874)il servo di Dio P. Alberto Amarisse, francescano di Terra Santa, morto martire arso vivo in Armenia Minore nel 1920 insieme ai ventitrè orfani a lui affidati.
Passiamo ora a esaminare le cappelle poste a destra. La cappella è dedicata alla Madonna del Carmine; la sua statua e tela campeggiano sul primo altare. A Cave la statua è nota come Madonna dei "Manucchi" (covoni di grano), poiché veniva festeggiata il 16 luglio, tempo di mietitura. Chi voleva trasportarla in processione doveva donarLe un certo numero di covoni.

La seconda cappella di destra è dedicata a San Nicola da Tolentino, agostiniano. È ritratto mentre, morente, riceve dalla Madonna un pane per mezzo del quale sarebbe guarito. È tradizione benedire qui e in molti altri luoghi nel giorno della sua festa (10 settembre) dei panini particolari che vengono consumati per devozione. Il Santo è patrono delle Anime Sante del Purgatorio, che suffragò durante tutta la sua vita. Arriviamo così all'ultima cappella. Era dedicata a san Tommaso da Villanova, vescovo agostiniano celebre per la carità dimostrata verso i poveri (il cui quadro, attribuito a T. Kuntze, è appeso ad una parete della medesima)mentre attualmente è nota cappella del Sacro Cuore.


Ingrandisce foto Scorcio di Capranica Prenestina

L'allora parroco, padre agostiniano Possidio Marabottini, reperì il simulacro in cartapesta, collocandolo nella nicchia sovrastante l'altare tra raggi dorati e angioletti; in tal modo diffuse la devozione al Sacro Cuore. Egli inoltre fondò l'omonima Associazione approvata dal Card. Vincenzo Vannutelli, vescovo di Palestrina, il 15 gennaio 1909. Un ex voto in argento, qui collocato, ricorda la prima festa solenne celebrata nel luglio dello stesso anno. P. Marabottini provvide ad incaricare le maestraenze ingaggiate per il rifacimento del pavimento e la marmorizzazione delle paraste.

L'abside è invece affrescato con un episodio, collocato tra due finestroni, del martirio di S.Stefano. Sopra la navata, al centro della volta è situato l'affresco col battesimo di S.Agostino.
Da ammirare l'organo a canne situato sopra la porta d'ingresso e rimaneggiato nel 1871 attesta un cartiglio posto sopra la consolle. Viene messo in funzione con il tradizionale, ha undici registri, con tastiera e pedaliera "a scavezza". Purtroppo alcune canne sono state asportate, ma un'adeguata opera di restauro potrebbe renderne il bel suono ancora fruibile per le sacre funzioni o eventuali concerti, data l'ottima acustica della chiesa.

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