L’Estate di San Martino a Rocca Canterano fa rima con Sagra della Rola e Festa del Cornuto. Una tradizione autunnale che qui guarda al vecchio mondo agricolo e ai suoi proverbi con una risata dissacratoria.
Si dice "a San Martino castagne e vino" perché è il momento dell’assaggio del vino novello; un rito che una volta si condivideva con i vicini, mangiando le caldarroste, le “role” in dialetto. Poi, una chiacchiera tira l’altra si dava il via a battute ammiccanti e risate sul tema del tradimento, ispirate da una leggenda popolare che vede San Martino ingannato dalla sorella.
L’appuntamento si tiene nel weekend più vicino all’11 novembre (San Martino) per ricordare le vecchie abitudini paesane. Protagonisti sono i sapori locali e la goliardia: le castagne dei nostri boschi, arrostite in un cilindro metallico girevole (da cui il termine role), i cecamariti, piatto della cucina tipica di Rocca Canterano, e il corteo burlesco con l’ormai famoso baldacchino che sorregge le gigantesche corna.
È una festa sarcastica e liberatoria che usa l'ironia per esorcizzare le comuni paure di sentirsi ingannati o traditi. Le corna non sono altro che un pretesto popolare per riderci sopra e rafforzare i legami di comunità



